Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
E' difficile trovare la perfezione in un film ,manca sempre quel qualcosa che ti fa dire "il film è bello,però..". Non è però il caso de "Gli spietati", uno dei migliori regali che il cinema di Eastwood abbia saputo regalarci, nonchè punto di svolta nella sua personale carriera di regista (da allora di passi falsi ne farà ben pochi, almeno a mio modesto parere..). Tutto in questo film contribuisce a creare un magnifico affresco: fotografia e musiche adeguate, coinvolgimento emotivo, tensione, epica del West ma senza retorica nè banalità, un protagonista cupo e redento, dei comprimari che vanno incontro ad un destino che cambierà le loro vite, e da contorno un cast veramente di grande valore solo in parte riconosciuto dagli Oscar ( ma diversamente non poteva essere). Un film che è più di un western, è narrazione di un mondo cupo e crepuscolare, di come ognuno giochi una parte anche se in realtà gli eventi della vita sono sempre pronti a cambiare destini ed aspettative,a partire dal redento protagonista che le strade del bisogno riporteranno al punto da cui era partito. Gli scontri a fuoco sono sempre inquadrati in un più complesso gioco delle parti, una tensione psicologica che pervade tutto il film e lo rende sempre teso come una corda di violino: tutto si risolverà in una sinfonia finale di violenza dove non ci saranno nè vincitori nè vinti, come spesso il cinema del grande Clint ha saputo insegnarci travalicando ogni retorica dell'Happy End. Un film assolutamente da non perdere.
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