Regia di John Schlesinger vedi scheda film
Un film stupendo che non tramonterà mai come esempio di realismo e poetica cinematografica.
Schlesinger in formissima dopo i successi di Midnight Cowboy che gli avevano dato fama mondiale affrontava un'opera intimista che visti i temi trattati appariva molto difficile da realizzare ma che meglio non poteva riuscire: 9 giorni di vita vera senza cadere mai nella commedia o nel dramma rimanendo a contatto con i tre magnifici protagonisti quando si svegliano ed aprono gli occhi, quando si dedicano al lavoro e poi staccano, quando affrontano le azioni del quotidiano, quando si amano il tutto diretto con una grande leggerezza concedendo spazio ai silenzi, agli sguardi malinconici ai particolari.
La sceneggiatura matura di Penelope Gillat parlava di un uomo annoiato che si divideva fra un dottore non più giovanissimo ed una donna che aveva un matrimonio fallito alle spalle, Schlesinger reinventò il personaggio centrale del triangolo in un giovane ambizioso inventore per cui la doppia relazione non è un'ancora di salvezza alla solitudine, ma la consapevolezza di una emancipazione sempre più crescente in una generazione diversa per cui nascondere la propria sessualità non è più obbligatorio al contrario degli altri due estremi più avanti con l’età e costretti sempre a scontrarsi con le pressioni dei familiari e quindi con vecchie regole sociali. L’omosessualità non è più raccontata con timore ma con rispetto ed intelligenza.
Fece epoca il bacio fra Head e Finch ma anche il finale quando la Jackson e Finch si incontrano in quella maledetta domenica è indimenticabile.
Un grandissimo film che viene più apprezzato oggi che alla sua uscita.
Alex una avvocatessa stanca del suo lavoro e divorziata frequenta spesso Bob un giovane designer talentuoso e lo vorrebbe solo per lei ma sa che Bob ha anche una relazione con Daniel un dottore ebreo cinquantenne che essendo più scafato sa che non può forzare più di tanto la mano e riesce ad amare Bob a queste condizioni. In nove giorni il menage si risolverà ma non sapremo mai se è finita davvero e per chi.
Molto bravo non fece purtroppo per lui una grande carriera
Memorabili i suoi sguardi malinconici. La sua più grande prova.
Splendida.
Bellissima gli valse la terza ed ultima candidatura all'oscar.
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