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Full Metal Jacket

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

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La recensione su Full Metal Jacket

di fede993
8 stelle

È un film meraviglioso ma estremanete crudo. Kubrick è senza dubbio un genio. Voto 8

Da oltre 30 anni a questa parte, molti cineasti d’oltre oceano hanno provato, a loro modo, a raccontare quella tanto discussa e controversa guerra del Vietnam (1964-1975) che viene ricordata oggi tra le più violente e sanguinose della storia. Il film di Kubrick, il cui titolo si riferisce alla guaina di rame con cui sono blindati i proiettili, si differenzia da tutte le altre pellicole per una principale caratteristica: quella di raccontare un frammento di una guerra durata ben 11 anni in poco meno di 2 ore. Kubrick, insieme agli sceneggiatori Gustav Hasford (autore del libro a cui è ispirato il film) e Michael Herr, divide la sua pellicola in due parti precise e ben definite: la prima si svolge interamente al campo di addestramento a Parris Island dove, tra gli altri, possiamo ammirare le eccellenti e strabilianti interpretazioni dell’ex “Berretto verde” R. Lee Ermey nel ruolo del tiranno Sergente Hartman, il quale fu realmente tra i partecipi alla guerra del Vietnam e di Vincent D'Onofrio nei panni del goffo e grottesco soldato “palla di lardo”. La seconda parte, invece, dedica maggiore spazio alla guerra vera e propria e ad uno dei suoi protagonisti, ovvero, il soldato “joker”, interpretato da un altrettanto strepitoso Matthew Modine e da uno scatenato Adam Baldwin. In questa frazione del film di Kubrick si ha la possibilità di ammirare “da vicino” il cielo grigio del Vietnam sotto il quale strisciano e sparano i soldati americani, il tutto, scandito da meravigliosi e raffinati piani sequenza, tipici del cinema “kubrickiano”, accompagnati da una gelida e magnifica fotografia e da sequenze (come quella del cecchino) che hanno segnato per sempre il cinema dagli anni ’80 a oggi. Questo è Stanley Kubrick e questo è un capolavoro!

 

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