New York. I detective privati John Russo (Ben Gazzara) e Charles Rutledge (John Ritter), specializzati nel pedinare mogli fedifraghe, finiscono per innamorarsi di Angela (Audrey Hepburn) e Sam (Patti Hansen), due donne su cui dovevano indagare.

 

Siamo innanzi ad una commedia romantica, che pesca appieno dalle atmosfere della screwball comedy degli anni 30', con un occhio in particolare ad Howard Hawks.

Abbiamo dei detective che pedinano donne, ma sono fatalisticamente destinati ad esserne innamorati, intrecciando con loro delle brevi, quanto intense e precarie relazioni destinate a concludersi. Si ride meno rispetto ad altri film del regista, questo è vero, ma lo spirito anarchico nella forma, situazioni, nei dialoghi frizzanti e nella dissacrazione del matrimonio e della famiglia creano un'opera decisamente affascinante che non si meritava affatto il destino nefasto a cui andò incontro.

 

Peter Bogdanovich, che sia un raffinato regista, lo si scopre già nei primi 5 minuti, dove senza neanche una parola, riesce a mostrare l'essenza e la vitalità pulsante delle persone che vivono a New York, grazie alla tassista che accompagna il personaggio di Ben Gazzara. Un'opera leggera, ma che è piena di vita ed è indicativo di questo, le sequenza dedicata al pedinamento di Angela da parte dei due detective, ripresa con una macchina a mano piazzata nei posti più disparati e che si muove anarchicamente come il detective che indossa i pattini a rotelle. In sostanza, siamo innanzi ad un bel girotondo sentimentale, dove inseguitori ed inseguiti, si scambiano di continuo.  

 

Bogdanovich non si esime dal suo solito coute' di citazioni al cinema di una volta, visto che per il regista tutti i bei film sono già stati fatti. La storia d'amore tra Ben Gazzara e Audrey Hepburn ci fu' veramente nella realtà e quindi la loro intesa sullo schermo è perfetta (il regista stando a ciò che disse in Chi c'è in quel film?, sembra che prese l'idea di fare questo film, dopo che Gazzara gli raccontò di essere innamorato della Hepburn); ma nel mondo filmico il rimando a Vacanze Romane è evidente, tanto che la circolarità finale del film con l'elicottero, non è altro che un aggiornamento intelligente agli anni 80' del finale nel palazzo Colonna tra Gregory Peck e Audrey Hepburn, tanto che il regista sembra dirci che restare sul classico non è una mera scelta conservativa, ma se un modello funziona, è inutile modificarlo, perché ci sono delle situazioni o dei generi, che vivono della loro classicità e stravolgerli tanto per fare gli originali, porta per lo più a compiere disastri.

Il personaggio più riuscito del film però, a mio avviso è la tassista Sam (Patti Hansen), che sembra quasi essere un'incarnazione metafisica della metropoli di New York.

 

Come alcuni sapranno, la Stratten venne uccisa poco dopo le riprese dal marito geloso e questo portò il rifiuto dei produttori a voler distribuire il film, che andò incontro al fallimento e Bogdanovich ne uscì finanziariamente a pezzi economicamente e con una carriera praticamente distrutta. In tempi recenti, dopo la pubblicazione in DVD che ha fatto riscoprire questa pellicola, registi come Quentin Tarantino e Wes Anderson, hanno elogiato con ottime recensioni questo film, anche se pesa ancora come un macigno su questo film, il 33% su un sito come RT. Per me è una bestemmia, ma capisco che i fanatici degli aggregatori online come RT, metacritic, imdb etc... possano avere delle forti remore nel vederlo.

 

Audrey Hepburn, Ben Gazzara, Patti Hansen

...e tutti risero (1981): Audrey Hepburn, Ben Gazzara, Patti Hansen