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Lo squartatore di New York

Regia di Lucio Fulci vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Lo squartatore di New York

di Marco Poggi
6 stelle

Non si tratta del fantomatico strangolatore di Boston, ma ci si può anche accontentare.

Non si tratta del caso del fantomatico strangolatore di Boston, ma ci si può anche accontentare. Sentire quella voce camuffata da Paperino, terrorizzare splendide ragazze e il commissario di polizia di turno interpretato dall'attore inglese Jack Hedley (apparso l'anno primna nell'allora ultimo film di James Bond uscito nella sale, "AGENTE 007 - SOLO PER I TUOI OCCHI", dove interpretava il padre della Bond girl di turno, Carole Bouquet, un ricercatore di tesori sommersi iched opera n Gracia  e che, di tanto in tanto, fa la spia per il governo di Sua Maestà,, destinato a morire per mano dei cattivi per scatenare il desiderio di vendetta della figlia) ,è degno del miglior Lucio Fulci  dei thriller e dei film horror (per intenderci, quello di "NON SI SEVIZIA UN PAPERINO" e "UNA  LUCERTOLA CON LA PELLE DI DONNA", il quale non esita a reclutare nel cast anche un giovane Andrea Occhipinti,  che usa il nomignolo di...ANDREW PAINTER (sigh!). Oltre ai momenti della tortura delle vittime dove il sangue abbonda, e le lamette di rasoio scorrono lungo la pelle delle povere disgraziate che cadono nelle mano del maniaco, da apprezzare anche la roboante colonna sonora del film, che ti sa trascinare fino alla soluzione del thriller (anche se  l'indentità del colpevole è fin troppo ovvia). Notevoli la bella Cinzia de Ponti, che interpreta la vittima principale dello strangolatore, e Paolo Malco, che fa uno scienziato appassionato di scacchi (e che si porta dietro una scacchiera portatatile). .Scioccante pure l'inizio, col vecchio che fa giocare il cane, un simpatico passtempo che, nelle mani di Fulci, diventa terrorizzante (il cane che riporta al padrone, non il rametto di legno lanciato, ma una mano umana). Non mancano i momenti divertenti, come quello della vecchietta che va al commissariato per testimoniare, citando la soap-opera anni'80 del momento, "DALLAS".

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