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Gung Ho

Regia di Ron Howard vedi scheda film

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La recensione su Gung Ho

di marcopolo30
5 stelle

Commedia che mette insieme tutti gli stereotipi possibili su Giapponesi e blue collars americani inficiando così il buono spunto di partenza. Divertenti un paio di siparietti, bravo Micheal Keaton. Ma non basta.

Eccoci di fronte a una commedia che partendo da lodevoli basi di critica sociale finisce invece con il ridursi ad inzuppare il biscotto nello streotipo a tutti i costi. E quindi da un lato troviamo i blue collars americani con tanto di patriottismo a parole, vaga pigrizia (nei fatti) e immancabile birrozza alla Homer Simpson.Dall'altro lato dello steccato vi sono invece i giapponesi, reali quanto una natura morte dipinta da me e la cui sola, evidente ragion d'essere nel film è quella di servire alIo spettatore un comodo opposto contro cui misurare i protagonisti americani. Se il film di Ron Howard è nullo da un punto di vista dell'analisi della realtà, un po' meglio vanno le cose sul piano comicità, con un paio di siparietti ben dipinti aiutati non poco da un Michael Keaton che in quegli anni spopolava. Nel complesso resta comunque questa una pellicola trascurabilissima. Da notare, a titolo di curiosità, che i veicoli prodotti sembrano così d'acchitto delle Fiat Regata (che ben conosco in quanto mio padre ne aveva una quando io ero bambino), cosa alquanto strana per una fabbrica di auto statunitense, ma effettivamente -e stranamente- risulta che le scene del parco macchine complete vennero girate non in America ma bensì nella fabbrica FIAT di Cordoba, Argentina.

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