Zaccaria è un'ex guida alpina che ha smesso con il mestiere da quando, dieci anni prima, un turista è morto durante un'ascensione insieme a lui. Vive con il giovane fratello Cristoforo, che non sa rassegnarsi alla loro povera esistenza. Cade un aereo sulle montagne; la spedizione di soccorso rientra dopo aver perduto il capo. Cristoforo vuole buttarsi nell'impresa per impadronirsi dei valori a bordo del relitto. Zaccaria lo segue solo per impedirgli di farsi del male. Dmytryk punta la carta del film "d'interpreti": gran parte della vicenda vede in scena soltanto i due fratelli, ma il dramma è affiancato comunque dallo spettacolo dei maestosi paesaggi alpini ben fotografati.
Storia un po' inverosimile e personaggi secondari un tantino statici, ma anche splendidi paesaggi con una montagna che, per la primissima volta sullo schermo, sembra vivere di vita propria.
“La montagna” è uno dei primissimi tentativi di dare protagonismo all'ambiente naturale in cui si svolge l'azione, non trattandolo come mero sfondo (spesso di cartapesta) per le gesta umane. In ciò il film di Dmytryk è rivoluzionario e la maestosità degli splendidi paesaggi alpini innalza la qualità dell'opera. V'è poi l'ottima coppia… leggi tutto
E' davvero un film bellissimo, molto toccante e con alcuni momenti in cui la tensione sale parecchio. Protagonista non è in realtà la montagna, ma l'umanità dello straordinario personaggio di Zaccaria, che sulla montagna ha passato tutta la vita, cimentandosi in scalate pericolosissime. L'umanità di questo grandissimo personaggio viene posta in contrasto con la spregevolezza e l'avidità di… leggi tutto
L’uscita di “Everest” è l’occasione per parlare (e “listare”) di cinema in alta quota.
L’altitudine crea sempre problemi, per l’uomo è un ambiente tra i…
“La montagna” è uno dei primissimi tentativi di dare protagonismo all'ambiente naturale in cui si svolge l'azione, non trattandolo come mero sfondo (spesso di cartapesta) per le gesta umane. In ciò il film di Dmytryk è rivoluzionario e la maestosità degli splendidi paesaggi alpini innalza la qualità dell'opera. V'è poi l'ottima coppia…
Il titolo non necessita davvero di molte spiegazioni. Il legame tra i fratelli è archetipico (pensate a Caino ed Abele ;-) e il cinema ci si è soffermato un'infinita di volte. Ci arrischiamo quindi in questo mare…
È volutamente in bianco nero l'immagine scelta per "iconizzare" questa taglist. Perché la montagna è insopprimibilmente antica e perché il cinema "di montagna" spesso ne mostra proprio questo lato, sia che si…
E' davvero un film bellissimo, molto toccante e con alcuni momenti in cui la tensione sale parecchio. Protagonista non è in realtà la montagna, ma l'umanità dello straordinario personaggio di Zaccaria, che sulla montagna ha passato tutta la vita, cimentandosi in scalate pericolosissime. L'umanità di questo grandissimo personaggio viene posta in contrasto con la spregevolezza e l'avidità di…
Bellissima pellicola ben scritta e ben messa in scena dall'esperto Dmytrik che
non solo valorizza appieno i favolosi paesaggi che fanno da sfondo al film,ma
rende alla grande la complessa vicenda,tutta incentrata sul destino,drammatico,
che attende due fratelli in cima ad una montagna.Grande prova degli attori,e in
particolare del sempre grandissimo SPENCER TRACY che,da solo,basterebbe per…
Il primo film "alpino" che ho visto,il più intensamente vivo nella memoria, certamente non il migliore.Ma che i rapporti di sangue tra fratelli vengano intaccati per il sopraggiungere improvviso della possibilità di arrichirsi si è visto già qui, ben prima del (sopravalutato) Soldi Sporchi
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Commenti (4) vedi tutti
Storia un po' inverosimile e personaggi secondari un tantino statici, ma anche splendidi paesaggi con una montagna che, per la primissima volta sullo schermo, sembra vivere di vita propria.
leggi la recensione completa di marcopolo30Attori di altri tempi…Super!
commento di Ramses72bellissimo… granio gli attori che rendono questo film emozionante davvero…!!!!!!!!!!!!!1
commento di willow77Un bel film sul cinismo dell'uomo e su la forza della natura.
commento di IGLI