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La vita futura nel 2000 guerra o pace

Regia di William Cameron Menzies vedi scheda film

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La recensione su La vita futura nel 2000 guerra o pace

di alan smithee
8 stelle

WILLIAM CAMERON MENZIES - tra fantascienza e profezia

Prevedere il futuro. Nel 1936 raccontare di cosa sarebbe accaduto nel 1940 era già parlare di futuro; di quel che sarebbe stato il 1970 addirittura fantascienza; della vita nell'anno 2000, qualcosa di davvero lontanamente ipotizzabile.

Nel raccontare quel che succederà nel futuro del ventesimo secolo, da fine anno Trenta alle soglie del 2000, il film eccezionale di William Cameron Menzies - girato con la pressante supervisione dello scrittore H.G. Wells, in quanto liberamente tratto dal suo romanzo The shape of thing to come, del 1933, e prodotto dal celebre produttore e regista di origini ungheresi Alexander Korda - profetizza avvenimenti come la Seconda guerra mondiale, così come una crisi energetica a livello globale, e ipotizza una società governata da una tecnocrazia di studiosi e scienziati di parte, esperti ognuno nel proprio campo.

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Nel 1940 si immagina lo scoppio di una nuova Guerra mondiale, devastante e destinata a durare così tanto che i sopravvissuti, stremati, nemmeno ricorderanno i motivi per cui è iniziato il conflitto. La fine dello scontro corrisponderà ad un ritorno ad una sorta di Medioevo.

Nel 1970 la crisi petrolifera ha reso impossibile il volo di aeroplani ed il capo supremo viene motivato a guidare le sue truppe alla conquista dei territori interni, che custodiscono preziosi giacimenti petroliferi. Ma un geniale inventore ha creato un nuovo sistema per far decollare le macchine volanti; considerato come un pazzo, l'uomo verrà incarcerato, ma poi liberato dai propri seguaci, fautori di una nuova organizzazione sociale libera da giochi di poteri e tirannie.

Nell'anno 2000 la società avrà raggiunto un processo di organizzazione e democrazia in grado di rivolgere i problemi di chi sta al comando, sulle incognite legate all'esistenza di vita su altri pianeti.

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Lo scontro tra i più accaniti sostenitori della tecnologia, e gli spasimanti della forza del carattere umano, si trovano ad un passo dall'affrontarsi, ma il lato più squisitamente sentimentale ed umano avrà la meglio, accompagnando la società verso un'incognita futura ambiziosa ove il progresso tecnologico avrà bisogno della saggezza del singolo, per poter davvero giovare all'evoluzione della specie.  

Girato con una produzione sontuosa, forte di scenografie mozzafiato sbalorditive ancora oggi, La vita futura fu un progetto complesso, ambizioso ed anticipatore, La vita futura vide in Cameron Menzies un mero esecutore degli ordini, impartiti dallo sceneggiatore H.G. Wells, a cui la produzione diede completa carta bianca, diventando egli il vero epicentro di tutta la complessa produzione.

Il film, complesso e non baciato dal successo della folla a cui era nelle intenzioni destinato, gode di molti momenti indimenticabili e suggestivi, di scene di massa grandiose degne di una produzione alla De Mille, e appare oggi ancor più prezioso per la capacità di mettere in luce diverse sconcertanti capacità profetiche, per gli aspetti sopra citati.

 

 

 

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