Regia di Terence Fisher vedi scheda film
Bellissimo questo "Dracula", anche per merito di un Christopher Lee che è decisamente tagliato per la parte, tagliato anche nel senso dei lineamenti spigolosi e inquietanti del suo volto. La regia, comunque, è anch'essa sapiente e precisa, e senza inutile fretta. Ciò che riesce bene a regista e interpreti è di rendere l'idea della malvagità praticamente sovrumana del personaggio di Dracula, che ne fanno l'incarnazione del male assoluto, che lotta tenacemente per nuocere e perpetrarsi. Notevole è anche l'ambientazione, che è curata e a servizio del contenuto: il castello tetro, gli arredamenti scuri e pesanti, le strade buie e infide, la poca luce diurna, il senso di minaccia che incombe sugli ambienti e sulle persone.
Il film è percorso da una costante tensione, e da momenti di vera paura, con alcune indovinate e non eccessive entrate in scena del sangue: ricordo a questo proposito la spaventosa "uccisione" con il paletto piantato nel cuore della vampira del castello. Nonostante a me l'umorismo piaccia quasi sempre, anche in contesti drammatici, qui secondo me rappresenta un piccolo passo falso. Il personaggio secondario del casellante stona infatti con il contesto e con la tensione forte di quelle sequenze. La ragione probabilmente è che l'umorismo e grossolano, tanto più se paragonato al sottile e composto humor inglese.
In ogni caso è un indimenticabile horror, che rimane impresso, e che infatti era rimasto impresso a me quando l'avevo visto da bambino. Stranamente la scena che mi ricordavo meglio e che mi aveva fatto più paura era quella del carro funebre trasportante Dracula che usciva all'impazzata dal suo castello. Gli effetti speciali sono di alto livello e non invadenti o fine a se stessi.
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