Espandi menu
cerca
Lo spione

Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film

Recensioni

L'autore

carlos brigante

carlos brigante

Iscritto dal 3 maggio 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 77
  • Post 7
  • Recensioni 651
  • Playlist 22
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lo spione

di carlos brigante
10 stelle

Un noir (o polar se preferite) dalla mente francese e dal cuore americano! Melville, prima de "Le cercle rouge" dove sintetizzerà le diverse situazioni che un noir deve possedere, realizza questo "Le doulos" in cui ogni ingranaggio è ben oliato e tutto funziona alla perfezione.
Un elemento scatenante iniziale da il la alla vicenda e tutto degenera fino all'epilogo finale in un susseguirsi di azioni che mutano il corso degli eventi e delle vite dei personaggi. Il destino è inesorabile e tutti verranno inevitabilmente coinvolti e sconvolti. E' un mondo dominato da ambiguità persistente e da sentimenti contrastanti di fiducia/tradimento. E' un mondo dominato, però, dalle figure maschili; a quelle femminili viene riservato un piccolo raggio d'azione in un costante rapporto di subordinazione e sofferenza. Non c'è spazio per facili sentimentalismi amorosi; semmai è più importante l'amicizia (virile) che si instaura tra i vari personaggi, i quali, però, devono fare sempre i conti con la già accennata ambiguità e diffidenza che si cela dietro ad ogni angolo.
Un cappello, una sigaretta, un impermeabile e un bavero da alzare accompagnano la caratterizzazione di questi "cow boy" fondamentalmente solitari e sui quali pende un'inesorabile spada di Damocle...
I tagli delle luci e il gioco delle ombre ricordano Huston (in "Giungla d'Asfalto"), ma posseggono un ché di espressionista. La mdp di Melville si muove con disinvoltura e regala sequenze da antologia. Vorrei citarne solo una (anche se ve ne sarebbero diverse): Belmondo (nel finale) che alza gli occhi e vede la propria immagine all'interno di uno "specchio-corona" capendo che ormai tutto è perduto; capendo che quella è la sua lapide con la sua foto....
Le atmosfere dei grandi noir anni '40 rivivono grazie a Melville e non posso far altro che esclamare: meraviglioso!

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati