Espandi menu
cerca
Brigadoon

Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Neve Che Vola

Neve Che Vola

Iscritto dal 1 aprile 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 72
  • Post 103
  • Recensioni 184
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Brigadoon

di Neve Che Vola
6 stelle

Buona ma niente di più, m'è parsa questa fiaba musicale ambientata nel paese incantato che da il titolo al film.

Brigadoon ricompare un giorno ogni cento anni, ma per gli abitanti si tratta solamente del trascorrere temporale di una notte. Fu la preghiera che il  "sacerdote" del luogo innalzò al Signore per proteggere la purezza della qualità della vita del paese scozzese di lì a poco minacciata dal "vizio" esterno, che operò l'incantesimo. Il film si svolge tutto (o quasi) in quel giorno di risveglio, e destino vuole che passino di lì Gene Kelly e Van Johnson, nella parte di due amici americani in vacanza a caccia proprio in Scozia.

Che dire? Vederlo una volta è poco, ci si deve abituare ai temi delle canzoni, alla trama, all'atmosfera, a tutto.
A prima vista, le canzoni mi sono parse un pò modeste, perfino impersonali, da "favoletta". Non è poco, considerando che cantano grossomodo ogni cinque minuti, a mio avviso assai più del dovuto. Van Johnson è quasi insopportabile e risuonano abbastanza incredibili le sue insistenze verso Gene Kelly, quella sua incredulità di fronte a quello che accade. Viola (Cyd Charisse) starà aspettando l'uomo della sua vita per quale motivo? Perchè crede nell'amore "vero" oppure perchè è altezzosetta? Piuttosto incredibile che il personaggio che vorrebbe sposarne la sorella (siamo proprio al giorno del matrimonio di questa con un altro), Jean, sia perso proprio dietro a lei e non a Viola che almeno a mio giudizio è assai più bella.

Ho un pò riflettuto su cosa possa essere mancato al film (intendo dire al mio rapporto col film, non so se al film manchi o meno qualcosa), e il mio pensiero è finito su "Un giorno a New York", che al contrario di "Brigadoon" mi aveva esaltato (tant'è che ho perso il conto delle volte che l'ho visto). Forse, ho riflettuto, è che "Un giorno a New York" è assai meno pretenzioso e più onesto nel trattare l'amore. Si tratta di un giorno di licenza di tre marinai che cercano di spassarsela con qualche bellezza locale, l'amore per gioco, eppure a mio avviso ben più vero di questo brigadoonesco. Ci sarebbe da scrivere per ore sull'amore romantico, ma mi accontento di rimanere fedele alla definizione di non ricordo chi riferendosi alle Opere dei compositori italiani che trattano quasi sempre di amori infelici. Le definisce, più o meno "storie di ladri e di menzogne", definizione che condivido. Basti pensare che in Brigadoon, uno dei "ladri e derubati" è proprio quello che rischia di far svanire l'incantesimo di Brigadoon: tutta quella purezza e amore, costano la vita di quell'infelice, derubato del proprio amore, e pronto a rubarlo a sua volta non appena se ne presenti l'occasione. Questa cosa tanto bella che è l'amore, riduce un componente della comunità a un disperato... colpa sua che è un maledetto, oppure l'amore non è del resto quella cosa tanto bella, visto che è esclusivo? Sarà poi amore? Secondo me si tratta proprio di ladri e mentitori... L'amore romantico è bello fino a che non c'è un terzo incomodo, tu sei felice, io sono felice, ma non mi tolgo dalla testa che questa gioia costa l'infelicità di un altro, i dubbi mi assalgono 8peggio ancora se costa la mia!).

Ecco, credo che Brigadoon sia troppo spiccio nel trattare l'amore, neppure pone delle premesse adeguate. Per esempio, in "Memorie di una geisha" la piccola protagonista viene letteralmente salvata dall'incontro con un uomo cui resterà fedele tutta la vita, ma è un avvenimento enorme in un momento di disperazione, e la fedeltà di Chiyo al Direttore Generale, infine, assume una dimensione quasi religiosa di fedeltà verso sè stessi e ad un atto di Gentilezza. Qui invece sembra che premesse assai deboli come "Viola che aspetta il vero amore" (non chiarita bene) siano tutto, e trovo perfino urtante che il film tenti di parlare di miracoli della "fede" e di amore che va oltre il tempo. 

Va bè, resta comunque ben fatto e vorrebbero oggi fare un qualcosa di almeno lontanamente paragonabile (sono d'accordo con la recensione di Immorale), un film dei '50 val sempre la pena...


Sull'interpretazione di Gene Kelly
Bravo.

Sull'interpretazione di Van Johnson
Lìho malsopportato.

Sull'interpretazione di Cyd Charisse
Bella e brava.

Sull'interpretazione di Elaine Stewart
Bella.

Sulla colonna sonora
Piacevole.

Cosa cambierei
Magari sapessi cosa...

Su Gene Kelly

Bravo.

Su Van Johnson

Lìho malsopportato.

Su Cyd Charisse

Bella e brava.

Su Elaine Stewart

Bella.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati