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Un uomo a nudo

Regia di Frank Perry vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un uomo a nudo

di claudio1959
8 stelle

locandina

Un uomo a nudo (1968): locandina

Burt Lancaster

Un uomo a nudo (1968): Burt Lancaster

Burt Lancaster

Un uomo a nudo (1968): Burt Lancaster

Burt Lancaster

Un uomo a nudo (1968): Burt Lancaster

Burt Lancaster

Un uomo a nudo (1968): Burt Lancaster

Un uomo a nudo inizia in un torrido pomeriggio di piena estate, Ned Merril/ Burt Lancaster, di ritorno da un lungo periodo di assenza decide di raggiungere la propria casa, per ritrovare la moglie Lucinda e le sue due figlie. Vuole raggiungerla attraversando a nuoto le piscine delle ville che sono situate nel verde, da qui il titolo originale ‘’ The Swimmer’’. Il suo e’un viaggio del sentimento, man mano rincontra vecchi amici, ma non tutti lo accolgono bene, alcuni hanno da rimproverargli qualcosa. Uno degli incontri più piacevoli che fa è quello con Julianna Hooper/Janet Landgard, già baby sitter di casa sua, che gli confessa di essere stata innamorata di lui, senza avere il coraggio di dirglielo, per la differenza di età. Una scena molto importante è quella con Shirley Abbott/Janice Rule, sua ex amante, che gli confessa di non averlo mai amato. Questa scena, molto bella ed importante fu girata da Sidney Pollack, che non viene accreditato nei titoli, il film fu firmato da Frank Perry. Sul finire del viaggio Ned raggiunge una piscina pubblica, non avendo i soldi per entrare se li fa prestare da un conoscente, la cui moglie lo offende chiedendo il pagamento di crediti arretrati. Scoppia un improvviso temporale e sotto l’acqua Ned raggiunge casa sua spoglia ed inabitata e qui finisce il film. Tratto da un racconto breve di John Cheever denominato Il nuotatore, il film è bizzarro è singolare, molto simbolico, con un raffinato gusto estetico, naturalmente predomina il ritratto psicologico, fa da sfondo il mondo dei ricchi, con i loro tanti vizi e le loro poche virtù, girato nel 1968, subito dopo Il Laureato (1967) il film è una riflessione amara sul tramonto del sogno americano, dove la libertà viene violata, fin nell’intimità, proprio come fa Ned attraversando le piscine degli altri. Un film visionario, con la mdp tutta in esterni, non fu apprezzato all’epoca , era troppo avanti, ma nel tempo si è rivalutato. Un film incantato, favolistico, con punte grottesche, in alcune scene candido. Un sofisticato loop psicologico del protagonista, un’opera senza dubbio piena di fascino, che col tempo ci ha guadagnato.

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