Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
E' nella mia biblioteca. Non riesco a farne a meno di rivederlo almeno un paio di volte all'anno. Per carità la consueta trama del debole buono con il cattivo potente è più che abusata. Però tutto ruota intorno alla incantevole interpretazione di Paul Newman e di tanti bravi attori di contorno.
Tante le scene poi che mi rimangono scolpite nella mente: quella iniziale esprime tutta l'angoscia del tunnel in cui si trova il protagonista; poi quella delle istantanee scattate all'ospedale sul paziente in coma... Cosa ci racconta il film ? mai perdere la fiducia nel proprio talento: vale per tutti, specie in questo periodo.
Un avvocato alcolizzato (P.Newman) oramai fuori dal giro che conta, viene aiutato da un anziano amico e collega (J.Warden) che gli procaccia un caso che vede coinvolti un ospedale e i suoi medici, accusati di negligenza, e i parenti di una povera donna, caduta in coma, dopo una banale operazione di parto. I potenti si affidano ad un principe del foro (J.Mason splendido) che con mezzi leciti e soprattutto illeciti indebolisce l'istruttoria di Newman per arrivare ad una certa vittoria. Ma la caparbietà dell'avvocato Newman .....insomma per conoscere il finale...buona visione. Ne vale tanto la pena.
Minimale, per infondere ancora più la cupezza del personaggio e la freddezza dell'ambiente in cui si svolge la storia.
Nulla, magari un'occasione di redenzione per la ragazza (C.Rampling).
Riesce a trasmettere perfettamente il carattere di ciascun personaggio della storia. Non ricordo alcuna esagerazione nelle varie scene che compongono il film. Colpisce secondo me la misura, l'attenzione a non lasciare mai che lo spettatore si distragga dalla storia e dal profilo di ciascun personaggio.
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