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Batman. Il ritorno

Regia di Tim Burton vedi scheda film

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La recensione su Batman. Il ritorno

di AlbertoBellini
9 stelle

 

Nella tetra ed opprimente Gotham City, una città teutonica della civiltà delle macchine, il giovane miliardario Bruce Wayne è il misterioso Batman, che agisce contro i malfattori travestito da pipistrello. La sua identità è nota solo al fedele ed anziano domestico Alfred con il quale vive in una villa nei cui sotterranei si trovano numerosi e strani armamenti tecnologici. Questa volta, l'uomo-pipistrello dovrà affrontare due nuove minacce: Oswald Cobblepot (Pinguino) e Selina Kyle (Catwoman). Ai due, però, si aggiungerà Max Shreck, un misterioso personaggio.

 

"Miei cari pinguini, siamo alle soglie di una grande impresa! È giusto che abbiate paura! Molti di voi potranno non tornare! Grazie a Batman, è giunta l'ora di castigare tutti i bambini di Dio! Primi, secondi, terzi e quarti magari! E perché avere regole? Sia maschi che femmine! Diavolo, non ci sarà distinzione di sesso quando le loro zone erogene schizzeranno nei cieli! Avantiii March! La liberazione di Gotham è cominciata!"

 

Dopo il clamoroso successo di critica e pubblico ottenuto con "Batman", Tim Burton torna alla macchina da presa per dirgere una nuova avventura sull'uomo-pipistrello. Il risultato? "Batman Returns" ("Batman - il Ritorno"), ovvero, uno dei pochi casi in cui il seguito si rivela superiore all'originale e, sopratutto, uno dei rarissimi casi in cui un cine-comic si avvicina alla soglia del capolavoro. Ma come può un cine-comic avvicinarsi alla soglia del capolavoro? Semplice, eliminando del tutto il comic, lasciando soltanto il cine. Se nel primo capitolo la fantasia di Burton era molto limitata dalle produzioni, in questa pellicola il geniale regista è totalmente libero di sfogarsi, ribaltando ancora di più la figura di Batman. L'eroe mascherato diventa sempre più folle in una guerra contro la criminalità ma, sopratutto, contro se stesso. Un elemento innovativo di questo sequel è l'atmosfera horror che rende il prodotto finale più inquietante e macabro. Come è inquientante e macabro il Pinguino, uno dei migliori antagonisti "fumettosi" insieme al Dr. Octopus di "Spider-Man 2", diretto da Sam Raimi. Selina Kyle, una donna che in seguito a un trauma si trasforma in Catwoman, rappresenta per la storia un ruolo tanto sensuale quanto tragico. Ma il vero punto di forza di "Batman Returns" è il personaggio di Max Shreck, (inesistente nei fumetti) un uomo senza scrupoli, il simbolo marcio del capitalismo. Ritorna, ovviamente, la scenografica Gotham City, sempre più cupa, immersa in un incubo di malfamità.

Michael Keaton riveste nuovamente i panni di Batman, interpretazione che l'ha rinchiuso (purtroppo) in un lungo dimenticatoio. Si spera che grazie al recente "Birdman", di Alejandro González Iñárritu, Keaton torni ad essere "rivalutato" dalle produzioni. Danny DeVito incredibile nel ruolo del Pinguino, Michelle Pfeiffer magnifica nelle vesti di Catwoman e bravissimo Christopher Walken, che interpreta Max Shreck. La regia, la fotografia e le musiche di Danny Elfman alzano il livello, già incredibile, dell'intera pellicola.

"Batman Returns" è l'ennesima prova che da un semplice fumetto, se dato nelle mani di registi capaci e geniali come Tim Burton, può nascere quello che definiamo il cinema d'autore. 

 

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