Regia di Tim Burton vedi scheda film
Una buona trasposizione cinematografica dell'uomo-pipistrello piuttosto fedele al fumetto (ma non completamente) al quale si ispira. La fusione dei suoi elementi principali che sono azione, avventura, sentimentalismo ed un pizzico di umorismo, si basa su uno stile dark veramente accattivante - e certamente anche assai meno drammatico di quello della diversa saga dei film di Nolan.
Le scenografie e le ambientazioni gotiche sono perfette in ogni dettaglio, gli interpreti sono bravi ed indovinati e la sceneggiatura è ben scritta. Presenta dialoghi semplici ed efficaci e sviluppa con classe ed ironia la trama. Molte le sequenze che si fanno apprezzare e ricordare (più di tutte quella di Jack Napier quando cade nella vasca con l'acido, ma non muore e si fa operare per ritornare con un trucco da clown col quale in realtà vuole solo nascondere la propria deturpazione o ancora, stupenda ed avvincente la scena finale che si svolge nella cattedrale), particolarmente suggestiva l'atmosfera cupa che regna su ogni parte di Gotham City, belli seppur ingenui e semplici gli effetti speciali ed il trucco (il mio plauso va in particolare all'ineccepibile bravura ed efficacia con la quale è stata realizzata in carne ed ossa la figura del Joker), ben fatte la batcarverna, la batmobile e la batwing ed interessante per come ci viene mostrato, il complesso profilo psicologico del protagonista Bruce Wayne, ovvero Batman, che vive la sua vita tra malinconia e gioia, eroismo ed una subdola normalità e tra ricordi strazianti del passato ed intenti munifici verso la società. Lui non è un supereroe (poichè non possiede alcun super-potere, si basa solo sulla propria forza fisica ed intelligenza) al pari di Superman o Spiderman che combattono la criminalità per un innato e profondo senso di giustizia; lui la combatte invece a causa di un trauma: un tragico incontro che fece da ragazzino con un criminale che gli uccise i genitori. Dunque spinto da un senso di giustizia derivante da motivazioni molto personali, cerca di fare piazza pulita di tutti i malviventi della città finchè un giorno, quasi per caso, riesce ad imbattersi nuovamente nel killer di suo padre e sua madre che ricorda e riconosce da una frase: "hai mai danzato col Diavolo nel pallido plenilunio?"
Insomma, questo primo Batman Burtoniano è davvero un piccolo, grande cult del quale scenografie, trucchi, cast e locadina sono tutt'oggi ancora molto popolari, anche più di quelli dei film di Nolan (mi capita infatti di vederli sempre come emblema in tutte le rievocazioni pubblicitarie e gli ambienti batniani!). Imperdibile.
Ha diretto il suo Batman con grande stile ed eleganza.
Un Joker eccellente e memorabile.
Un tantino smorfieggiante ed imbambolato a volte, ma anche intenso e malinconico nonostante il suo Batman sia più comico che drammatico.
Non c'è male.
Bellissima e trascinante. Degna del film. Del resto Danny Elfman è un genio.
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