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Barry Lyndon

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

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La recensione su Barry Lyndon

di tafo
10 stelle

Il settecento è stato il secolo dei lumi, dell'intelletto e della razionalità. Kubrick fà un film razionale e naturalistico in modo definitivo. Un film dove la visione è filtrata attraverso i pittori,le luci e i costumi dell'epoca, mai descrizione del settecento sarà così realistica e ideale nello stesso tempo, dove la perfezione della ricostruzione degli ambienti si lega alla visione ordinata, pulita infine sognata dai pittori settecenteschi. Kubrick con i suoi campi lunghi e i suoi zoom all'indietro sembra guardare da lontano Barry Lindon e quello che gli succede intorno, sembra che lo guardi dalla astronave di 2001. E' quello che ci fà vedere è un prototipo di cinema, un esperimento audiovisivo, ovvero fotografia ( quadri ) in movimento accompagnati dalla musica dei Chieftans. I dialoghi sono ridotti al minimo, non sono memorabili e lasciano alla voce fuori campo fare il lavoro, anche quello di anticipare quello che accadrà. Il contesto è più importante del testo, le stesse disavventure del protagonista interessano il regista solo per attraversare il tempo e lo spazio all'interno della sua cornice. Cornice in cui i sentimenti romantici sono perdenti a scapito dell'intelletto cinico e opportunista. L'amore per la cugina e per il figlio, entrambi destinati a chiudersi tragicamente e il duello finale con il figliastro in cui la sua indifferenza non gli permette di approfittare dello sbaglio di quest'ultimo, ci dicono questo.
Un film estremo, forse il più estremo del nostro, dove la storia del protagonista sembra un pretesto, un dettaglio ( Ghezzi ci fa notare come nelle scene con i soldati di per sè plastiche, dinamiche e coreografiche, se guardiamo la faccia di Raimond Barry la vediamo triste, quasi brutta nella sua normalità ) e dove la Storia è quella ideale, sublimata nella'arte del periodo, mediata dalla volontà di perfezione, ordine e bellezza di questi pittori, di questi costumi dove anche la bianchieria intima e dell'epoca, e queste luci che illuminano in maniera naturale. Un film di fantascienza sul settecento dove gli effetti non sono speciali ma naturali.

Sulla colonna sonora

anche se abusata e violentata negli anni rimane magnifica nella sua  carica suggestiva

Su Stanley Kubrick

razionale e naturalistica

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