Regia di Sang-ho Yeon vedi scheda film
Un giovane manager finanziario, efficiente e spietato nel suo lavoro, si ritrova separato dalla moglie e non riesce a trovare il tempo giusto da dedicare alla sua figlioletta. Per il giorno del suo compleanno, dopo le continue assenze del padre e l’ennesimo regalo sbagliato, lei gli chiede di andare a passarlo dalla madre a Busan. Prendendo il treno al mattino presto, il manager conta di poter essere di ritorno in azienda già nel pomeriggio. Una volta a bordo, lui si addormenta, mentre la piccola al finestrino si accorge di strani avvenimenti che accadono in stazione. Poi i notiziari cominciano a diramare allarmanti notizie …
Il treno come metafora della vita e della lotta per la sopravvivenza in cui bisogna scegliere se pensare solo a se stessi o lavorare in collaborazione con altri, pur all’interno della paura di ammalarsi.
Un action/horror movie o per meglio dire un film su una epidemia inarrestabile che trasforma gli infetti in zombie. Non so quanto volontariamente, ma sembra uno spin-off di World War Z del 2013 (non era in Korea che lì era stato individuato il paziente-zero?), per le modalità con cui avviene l’infezione e la reazione degli individui all’inoculazione del virus, compresi gli impressionanti effetti speciali di muraglie zombiesche in movimento, nonché la dimensione emotiva delle relazioni familiari.
Inoltre il regista Yeon Sang-ho non può non aver risentito degli influssi di Snowpiercer di Bong Joon-ho (quello di Parasite), ma la storia ha una sua dimensione originale ed efficace, anzi in qualche modo ancora più inquietante, se rivista in questi giorni.
Ormai terminato, a breve dovrebbe uscire il sequel Peninsula, sempre dello stesso regista.
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