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Loving Vincent

Regia di Dorota Kobiela, Hugh Welchman vedi scheda film

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La recensione su Loving Vincent

di champagne1
9 stelle

Now I understand what you've tried to say to me.

Animo tormentato e sensibile, Vincent van Gogh viveva per la pittura. Eppure solo pochi giorni prima di "spararsi" un colpo di pistola all'addome, egli aveva ordinato una nuova serie di tavolozze e colori per proseguire i suoi progetti artistici: ed allora come mai decide di suicidarsi? e perché nei due giorni di agonia l'unica cosa che Vincent ripete è che "nessuno" gli aveva sparato? ...

Costruito come un giallo, il film usa l'escamotage di un tentativo di consegna dell'ultima lettera di Vincent a suo fratello Theo da parte del figlio del postino, Armand, per ricondurci ai luoghi e ai posti in cui Vincent aveva vissuto i suoi ultimi anni, mentre indizi sempre più probanti metteranno in dubbio le cause della sua morte.

Ma non c'è solo il binario dell'indagine di Armand, perché la trama si sviluppa permettendoci di conoscere le vicende e soprattutto le sofferenze che l'Artista olandese provò nella sua breve vita e che in qualche modo cercò di comunicare con i suoi dipinti.

Potentissima la scelta di usare il mix dei fotogrammi con i disegni  - più di 60 mila tele dipinte a mano per l'occasione da parte di più di cento artisti provenienti da tutto il mondo - così da permettere al pubblico di ritrovarsi di colpo proiettato negli scenari e nei colori che van Gogh ci ha lasciato e fatto amare, precorrendo i gusti del suo tempo.

E la storia parla - come in fondo le opere del grande Artista - più al cuore che all'intelletto degli spettatori, che si scoprono coinvolti emotivamente una volta di più con la capacità di Vincent di guardare lontano, di non arrendersi, di proseguire sulla propria strada nonostante le angherie  e gli insuccessi (delle sue quasi 800 opere, solo una fu ritenuta degna di acquisto nella sua vita).

Per cui la struggente canzone di Don McLean (Vincent ovvero Starry Starry Night), in una nuova versione acustica cantata dalla splendida voce di Leanna La Havas, improvvisamente può assumere un significato del tutto diverso da come era stata intesa fino a poco prima.

 

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