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La casa degli Zombi

Regia di Robert Voskanjan vedi scheda film

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La recensione su La casa degli Zombi

di ProfessorAbronsius
5 stelle

Film della mia infanzia di mostriciattolo assetato di cinema dell'orrore, anche del trash più sfrontato e inguardabile. Voto: 5 nostalgico.

 

Quando ero un moccioso ero un voracissimo divoratore di pellicole orrorifiche. Fiutavo l'orrore sulle guide tv e registravo registravo e registravo tutto il registrabile, fosse Shining trasmesso alle quattro del mattino dal buon Ghezzi su Fuori orario, fossero i teen horror scialbi e insignificanti che passavano in seconda serata sulla mitica Notte horror di Italia 1 (a notte fonda, di solito, la qualità dei film aumentava, ma poteva anche sprofondare in un baratro senza ritorno). Non mi nutrivo solo di VHS caserecce, ero anche un gran cercatore di videocassette nelle bancarelle delle più disparate fiere paesane.

 

Un bel giorno di inizio 2000, seduto dietro una delle suddette bancarelle, uno spacciatore di filmetti di quarta categoria mi porse un'opera distribuita dalla storica AVOFILM, The child. Un titolo per me incomprensibile, pronunciato col mio inglese da quinta elementare come "De cild". I miei occhi di pargoletto innocente e avido di splatter e gore rimasero incantati dal fascino di quella copertina carica di mistero e di inquietudine, su cui appariva una bambina nascosta nella penombra, gli occhi bianchi, un orsacchiotto tra le braccia, sullo sfondo un cimitero immerso nella nebbia. Fin dalla prima visione, ricordo di aver amato quell'horror insulso, quella perla trash di rara bruttezza, perché era comunque una piccola conquista tra le mille difficoltà in cui mi imbattevo puntualmente nella ricerca di un film, potendo attingere solo ai serbatoi televisivi o alle bancarelle delle fiere (non era ancora il tempo dei cd, dei download e degli streaming). La debolezza della sceneggiatura, certe mirabili idiozie nei dialoghi, l'incompetenza recitativa degli attori, ben rappresentata dalle urla isteriche e fastidiosissime della protagonista, insomma tutte le carenze di The child - La casa degli zombi passarono inosservate al mio sguardo. Persino gli effetti molto poco speciali, gli zombi ridicoli nel loro trucco grossolano e nelle loro gesta idiote, mi fecero amare molto questo film.

 

Rivisto a distanza di anni (molti, circa venti), di buono non rimangono che le musiche di Rob Wallace, certamente martellanti e moleste in alcune scene, ma proprio per questo le reputo positivamente disturbanti, e alcune suggestioni scenografiche e fotogafiche di tal Mori Alavi. Sicuramente sono gli occhi della nostalgia a spingermi a non dare una piena e meritata insufficienza al film di mastro Voskanian, ma ogni volta che poso gli occhi su quella VHS pagata quattro soldi in una fiera di paese mi scende una lacrimuccia.

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