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L'infernale Quinlan

Regia di Orson Welles vedi scheda film

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Carlo Ceruti

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La recensione su L'infernale Quinlan

di Carlo Ceruti
10 stelle

E' affascinante, conturbante, torbido fin dalla prima inquadratura. Fin dal piano sequenza iniziale (ma è retorico vantarlo ulteriormente) in cui una bomba viene messa in un'automobile e poi scorrono i titoli di testa e in sottofondo rimbomba la musica di Mancini, anch'essa intrisa di un fascino torbido. Poi la bomba esplode ed arriva Hank Quinlan, l'infernale Quinlan, un capitano di polizia grasso, brutto, ma esperto e navigato che si fida molto del suo istinto. Scopriremo poi che Quinlan usa fabbricare prove per incastare chi lui ritiene colpevole, fidandosi sempre del suo istinto.
E' sempre retorico dire che L'infernale Quinlan è uno dei film più belli della storia del cinema, ma voglio ripeterlo perché ho sentito questa pellicola entrarmi nelle vene e conquistarmi. Non è solo per le musiche di Mancini, è per l'atmosfera notturna che lo rende cupo ed attraente, per le inquadrature strette che spruzzano addosso ai personaggi connotati grotteschi e conturbanti. Ma, inutile dire, che chi prende tutta la scena è Welles nei panni dell'infernale Quinlan. Il poliziotto capostipite di tutti i poliziotti che violano la legge per raggiungere il 'bene'. Il poliziotto che è al dì sopra della legge perché si sente infallibile ed investito di una 'missione'. Quante volte l'abbiamo visto al cinema! Ne ha qualche spruzzata (ma ingentilito ed abbellito s'intende) Clint Eastwood ne L'ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo, Henry Silva ne Milano odia: la polizia non può sparare ma, soprattutto, mi ha ricordato Gian Maria Volonté nel capolavoro Indagine su un cittadino al dì sopra di ogni sospetto, segno che le idee originali non vengono mai spontaneamente. Welles/Quinlan è la lotta tra il bene ed il male impersonificata (ma in modo non retorico, tutt'altro), è il male impersonificato in un corpo grasso e vecchio che però vuole cercare di fare il bene. E' un personaggio torbido e cattivo, che però nasconde una grande sensibilità. E' il male che, forse, cela il bene (perché il corpo di Welles/Quinlan esteriormente è orrendo, ma quando egli ricorda la moglie morta gli s'inumidiscono gli occhi). E mai ho visto al cinema, il male impersonato in modo così affascinante, in modo così attraente, nonostante la bruttezza che affligge Welles/Quinlan. Ed il finale è al cardiopalma, con Welles/Quinlan che passeggia su un ponte confessando le sue malefatte, mentre sotto Heston/Vargas registra la sua confessione di nascosto. Ma Welles/Quinlan, forse grazie ad il suo istinto, lo sente. E ne nasce un finale scioccante, che turba e che sembra lieto ma che, in realtà, come tutte le cose, nasconde il suo contrario.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:3 impegno:4 tensione:3

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