Espandi menu
cerca
La tenerezza

Regia di Gianni Amelio vedi scheda film

Recensioni

L'autore

hallorann

hallorann

Iscritto dal 7 ottobre 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 90
  • Post 12
  • Recensioni 609
  • Playlist 15
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La tenerezza

di hallorann
8 stelle

Fin dal primo ruolo in PORTE APERTE, Renato Carpentieri ha rivelato una unicità recitativa, una rara empatia umana. In quel film sciasciano di Gianni Amelio aveva un confronto con il gigante Gian Maria Volontè. Ne usciva alla pari se non con un tocco in più, l’umanità. In seguito girò numerosi film, interpretazioni memorabili come il Gerardo di CARO DIARIO (episodio Isole) di Nanni Moretti; il commissario assassino, ancora una volta dal volto umano di PUERTO ESCONDIDO di Salvatores; il mariuolo viscido de IL VERIFICATORE di Incerti; il boss ambiguo de IL GIUDICE RAGAZZINO di Di Robilant o il vice questore Cafasso della serie televisiva LA SQUADRA. Dopo di che, come spesso accade nel cinema italiano, ci si è dimenticati di lui, ha diradato le partecipazioni cinematografiche proseguendo il percorso teatrale di sempre.

 

Renato Carpentieri

La tenerezza (2017): Renato Carpentieri

 

Vederlo ne LA TENEREZZA del ritrovato Amelio è una gioia immensa. Il suo Lorenzo Bentivoglio, avvocato dimesso e dismesso è occasione per riapprezzare le sfumature, la recitazione verista fatta di respiri, silenzi e sguardi di un grande attore. Siamo nella Napoli di oggi. Intorno alla figura di padre in ambasce e in conflitto con i suoi due figli, vedovo solitario e abitudinario, nonché nonno ribelle di un nipotino ruotano i nuovi dirimpettai: Fabio, Michela e i figli in età prescolastica. Essi sono una famiglia apparentemente normale. Lorenzo stringe un buon rapporto con Elena, per via della sua freschezza e spontaneità. Anche con il più chiuso Fabio e i due bambini. Un episodio chiave alla Galleria centrale sotto gli occhi del protagonista apre uno squarcio sull’inquietudine di Fabio. Sono i prodromi di qualcosa di sconvolgente che cambierà la vita di Lorenzo e, soprattutto, smusserà il suo carattere ostile.

 

LA TENEREZZA ha tanti pregi, è uno di quei film che scavano negli strati nascosti dell’essere umano. Lorenzo è un burbero, non riconciliato, il suo cammino di redenzione affettiva colpisce al cuore grazie a Carpentieri e Amelio. La figlia Elena gli somiglia: dall’aspetto severo, con un figlio avuto da una relazione in Egitto, fa l’interprete di arabo in tribunale. La pellicola si apre e si chiude con il suo lavoro, in cui si mette in luce il concetto di estraneo ed estraneità. E questi concetti permeano i rapporti amicali e comunicativi dei personaggi, sono numerose le scene a favore. Lo stesso Lorenzo stringe un rapporto di vicinanza e affettività con degli estranei; i figli stessi Elena e Saverio sembrano degli estranei o perlomeno così lui li tratta. Elena ha il volto sofferto di Giovanna Mezzogiorno in una interpretazione eccezionale, è lei che nel bellissimo (pre) finale chiude il cerchio familiare citando un proverbio arabo (in realtà inventato dall’autore) sulla felicità che decide di tornare a casa. Michela ha il volto angelico di Micaela Ramazzotti: dolce e soave, comunica cogli occhi il disagio familiare e nella scena del sogno (oltre ad essere un pezzo di bravura) appare come un fantasma che sussurra alle nuove incertezze di Lorenzo. Fabio ha le fragilità di un giovane padre che non ha vissuto a dovere l’infanzia, lo capiamo dalle durezze, dal cinismo sottile adoperato dalla madre (una irriconoscibile Greta Scacchi) per fuorviare le domande di Lorenzo. Fabio è Elio Germano in un bel ruolo maturo, bravo nel sottolineare il disagio interiore e talvolta esteriore. Un lavoro di psicologie che Amelio dirige con maestria e una grazia che ultimamente sembra aver acquisito in misura maggiore rispetto al passato. Significative e indimenticabili in questo senso sono le camminate dei personaggi sopra descritti per le strade di una Napoli quasi inedita.

 

Renato Carpentieri, Elio Germano

La tenerezza (2017): Renato Carpentieri, Elio Germano

 

Giovanna Mezzogiorno

La tenerezza (2017): Giovanna Mezzogiorno

 

Renato Carpentieri, Gianni Amelio, Micaela Ramazzotti

La tenerezza (2017): Renato Carpentieri, Gianni Amelio, Micaela Ramazzotti

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati