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Maledetto il giorno che t'ho incontrato

Regia di Carlo Verdone vedi scheda film

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GARIBALDI1975

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La recensione su Maledetto il giorno che t'ho incontrato

di GARIBALDI1975
10 stelle

Pregevole commedia brillante in salsa agrodolce, adatta agli inguaribili romantici. Bernardo (Carlo Verdone) è uno scrittore di biografie su note stars della musica blues e rock.  Deve completare una biografia su Jimi Hendrix, con la promessa fatta all'editore di includere uno scoop sensazionale sui 'veri' motivi del suicidio (o omicidio?) di Hendrix, motivo per cui sarebbe stato prevedibile un successo di vendite. Lo scoop però è solo una trovata pubblicitaria, non c'è nulla di concreto, se non qualche indizio. Bernardo non è un 'topo di biblioteca', ma un uomo cortese, gentile come tanti altri. E' devastato dal fatto che la sua compagna convivente, Adriana, lo ha lasciato. Diventa depresso e ipocondriaco; per curarsi decide di superare l'imbarazzo e rivolgersi ad uno psicoanalista. Tra una seduta e l'altra conosce un'altra paziente, Camilla (Margherita Buy), un'attrice talmente complessata da essere incapace di recitare anche brevi scene senza ripeterle infinite volte. I due diventano buoni amici e scoprono la comune 'passione' per gli ansiolitici e antidepressivi, di cui fanno largo abuso.
                                                                                                              
Nel corso dell'amicizia s'intravede la tensione romantica tra i due, ma a causa delle fragilità e delle fobie, di cui entrambi sono affetti, anche un banale litigio li farà dividere per un certo tempo, forse anche nel disperato tentativo di ritrovare se stessi. Anni dopo, Bernardo è a Londra, nel tentativo di dare il tocco finale alla sua biografia su Hendrix, quando si imbatte di nuovo in Camilla e tra i due finalmente ri-sboccia quel romanticismo da troppo tempo sacrificato dalla paura d'amare e rimanerne feriti.
 
Il punto di forza del regista romano e di questo film è riuscire a fondere innumerevoli spunti di riflessione su questioni esistenziali (come l'attrazione che ci lega, in bene e in male, alla persona amata o solo desiderata, la paura di essere feriti nei sentimenti e di rimettere in gioco la propria esistenza per ricostruirsi, la paura di fidarsi, ecc...) con le vicende di normalissime persone, tutte anti-eroi. Le nevrosi, le piccole paure, i farmaci ansiolitici, l'amore, l'amicizia, la crescità interiore, diventano dei colori di un quadro raffinatamente dipinto.
 
Quello che succede ai personaggi positivi nel cinema di Verdone è sempre una metamorfosi creativa, una trasformazione che è sviluppo dell'anima e comprensione di se stessi. Rappresenta dei personaggi combattuti tra forze opposte dell'animo umano, dalle loro fragilità tautologiche e dai mille espedienti adottati per combatterle.
 
Carlo Verdone davvero appare ipocondriaco e, per sua stessa ammissione, grande esperto di ansiolitici. Quale rimedio, allora? A Verdone viene in mente il soggetto per una commedia che rappresenti al meglio il suo stato d’animo, insomma,  un film-terapia.

“Maledetto il giorno che t’ho incontrato" è certamente un omaggio a Hendrix, ma anche alle fobie e alla paura di amare e rimanerne feriti. Al suo fianco era necessario affiancare un'attrice con gli stessi attacchi di panico e le molteplici paure. Un suo alter ego femminile. La risposta è Margherita Buy, che intervistata dichiarava: “Non sono certo ipocondriaca come Carlo, ma devo ammettere di avere non poche fobie”.
 
Buona fotografia, corposa sceneggiatura, poggiata soprattutto sull’indubbia qualità dei suoi interpreti, colonne sonore da brividi (molti i brani di Handrix), una commedia dal sapore agrodolce, capace di cogliere alcune fragilità generazionali rileggendole in chiave ironica. L'amicizia, trasformatasi poi inevitabilmente in amore, tra un insicuro e un'imbranata, entrambi non realizzati nella carriera, che trovano nel loro trascorrere il tempo insieme, uno stimolo per reagire e trovare finalmente una rivincita alle tante delusioni ricevute. Da antologia i dialoghi sui nomi assurdi dei medicinali e la mega busta contenente la "droga" preferita dai due protagonisti.

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