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Rosalie Blum

Regia di Julien Rappeneau vedi scheda film

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La recensione su Rosalie Blum

di fratellicapone
9 stelle

...una piccola storia piena di tenerezza in una cittadina della provincia francese...nel suo genere un ottimo film.

In una piccola e sonnacchiosa città francese (Nevers) vive Vincent Machot, un giovane uomo che abita sotto l’appartamento della madre e ha una parruccheria. La mamma, ormai anziana, vive circondata da pupazzi di pelouche e da sopra controlla la vita del figlio. Non è una gran vita. Vincent aveva una ragazza che se ne andata a Parigi e lo ha mollato, ha un gatto persiano che gli fa compagnia, ha un amico che cerca di scuoterlo dal suo trantran e in una stanza, che non si vede mai per intero, traffica a un tavolo da lavoro e non si capisce che fa.

Un giorno, rimproverato dalla mamma perché ha dimenticato di comprare, la crema di granchio, va in un piccolo negozio fuori mano e li vede Rosalie. Rosalie è una donna di mezza età, infagottata in grandi maglioni e con i capelli che sembrano un pagliaio, grossi occhiali, ma gentile e tranquilla. Vincent appena la vede rimane un po’ incantato perché ha la sensazione di averla già conosciuta.

La sua vita da questo momento cambia perché scatta in lui l’esigenza irrefrenabile di sapere tutto di quella donna. Inizia a pedinarla, ne scopre il nome e dove abita, vede la sua vita solitaria come la sua, canta in un coro in chiesa, la sera passa da un bar a bere qualcosa. Ma ovviamente Rosalie si accorge di questo misterioso pedinatore e si incuriosisce e incarica una sua nipote di pedinare il pedinatore. Le cose si intrecciano sempre di più in un finale che come in un piccolo puzzle, Rosalie ama i puzze, vano tutto a posto per il meglio. Victor troverà l’amore nella sua pedinatrice, Rosalie troverà il coraggio di imbucare la lettera, tante volte iniziata e stracciata, per suo figlio che le era stato tolto da bambino.

E’ un film molto francese, delicato, di gusto, giocoso e pieno di persone che vorremmo avere come amici. E’ molto bella la scena di quando la ragazza che segue Vincent va a casa di lui ed entra nella stanza dove Vincent ha il suo tavolo da lavoro. Vincent costruisce aquiloni e il soffitto della stanza ha tutti i coloratissimi aquiloni messi lì come se volassero e vedendo quegli aquiloni capisce com’è veramente Vincent.

E’ bella anche l’ambientazione in questa piccola città di provincia dove tutto sembra rimasto uguale, poca gente, vecchi negozi, poche macchine e dove sembra che la vita scorra più serena e tranquilla.

E’ un film che si vede molto volentieri e si fa seguire fino alla fine senza un attimo di noia o di caduta, divertente, ottimista e al contempo malinconico, con ottimi attori (in particolare Vincent, sua mamma e Rosalie e la ragazza che si innamora di Vincent). Il film sembra anche essere un po’ una favola, ma a Natale le favole ci stanno bene.

 

 

 

(questo film, e tutti gli altri film francesi per i quali ho messo un commento, l'ho visto presso l'istituto culturale francese di Palermo in una grande e bella sala fornita dal comune di Palermo. Sono proiezioni gratuite in lingua originale con sottotitoli. Un grazie all'istituto culturale francese per queste belle rassegne del martedì).

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