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The Great Wall

Regia di Zhang Yimou vedi scheda film

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La recensione su The Great Wall

di ethan
6 stelle

Due mercenari in arrivo dall'Europa, William (Matt Damon) e Pedro (Tovar), sono in Cina alla ricerca di una polvere simile a quella da sparo e dopo che i loro compagni sono stati sterminati da un mostro, del quale conservano un arto, si trovano di fronte La Grande Muraglia e vengono catturati dalle truppe dell'esercito imperiale; quando mostrano le parti delle creature da cui dicono di essere stati attaccati si capisce che sono tornati i Taotie, esseri che si ripresentano sulla Terra a distanza di centinaia di anni e minacciano l'umanità: sorgerà un'alleanza - pur messa in discussione dalle trame oscure di Ballard (Willem Dafoe) e da un'iniziale diffidenza reciproca - tra i due e i cinesi, in particolare con il comandante donna Lin (Jing Tian) e lo stratega Wang (Andy Lau) per combattere i mostri, che arriveranno in massa addirittura nella capitale dell'Impero.

Che ci faccia Zhang Yimou dietro la cinepresa di questo che, a tutti gli effetti, è un kolossal (due direttori della fotografia, due montatori) di produzione cino-americana e suo primo lavoro girato in lingua inglese,

me lo ero chiesto ancor prima di vederlo, 'The Great Wall', visti i trascorsi del cineasta cinese, con una filmografia che spazia dal cinema d'autore 'duro e puro' degli esordi ai wuxia, persino la commedia con 'Keep Cool' per giungere al cinema popolare, ma mai avrei pensato si sarebbe cimentato con un film che tocca molti generi - dall'inizio western si passa all'horror e al genere storico - ma più di tutti è un fantasy che fa molto ricorso alla CGI: niente di 'sacrilego', per carità, ma l'esito finale è un po' pasticciato, forse proprio per la scarsa propensione dell'autore a trattare storie simili, poiché più votato a raccontarne di intimiste.

Ne esce fuori uno strambo fantasy-action dove, più che i vari personaggi e le interazioni tra di loro - alcune sottotrame, ad esempio ciò che ha in mente di fare il sinuoso Ballard e il rapporto che nasce tra William e Lin, sono parecchio telefonate - sono i mostriciattoli, il cui accumulo nell'arco della narrazione, alla lunga, 'soffoca' il film, e gli effetti visivi a farla da padroni, in una estenuante lotta che ricorda, per come è strutturata, certi videogiochi.

Tra gli interpreti la palma dei migliori va assegnata a William Dafoe, in un ruolo da doppiogiochista che gli si confà, e ad Andy Lau, nella laconica parte del consigliere di guerra, mentre Matt Damon e la pur bellissima Jin Tiang non fanno sfracelli. Stupendi invece i titoli di coda, un autentico valore aggiunto, senz'altro tra i più memorabili della stagione 2016-17 in corso.

'The Great Wall' è uno spettacolone con nemmeno troppe pretese ma centra almeno il bersaglio dell'intrattenimento puro, forse proprio ciò che i produttori si erano prefissati.

Voto: 6,5.

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