Regia di Charlie McDowell vedi scheda film
Polpettone indigeribile in salsa New Age di cui si salva solo l'assunto ma che fa acqua, elemento ricorrente per tutta la durata della pellicola, da tutte le parti.
Uno scienziato americano riesce a dimostrare inconfutabilmente (mah!) l'esistenza dell'aldilà intesa come la 'non fine' dell'anima dopo la morte. Tale scoperta viene divulgata al mondo intero e ciò provoca il suicidio di milioni di persone in tutto il globo: persone infelici che sperano in una seconda chance meno penosa della vita che hanno vissuto. Purtroppo gli esperimenti dello scienziato non si fermano qua ma nel suo eremo-castello, diventato sede di una setta da lui creata, cerca di spingersi oltre scontrandosi con i propri e gli altrui 'fantasmi' che sono i rimorsi dolorosi che hanno minato inesorabilmente l'esistenza passata. Prodotto da Netflix, la cui parodia potrebbe avere come colonna sonora la canzone 'Occidentali's Karma' del nostro Gabbani, inizia benino ma poi naufraga nella retorica e nelle dinamiche classiche di genere tentando, senza riuscirci, con una 'zampata finale' catartica, di salvare il salvabile.
L'operazione dimostra ancora una volta come tali produzioni, che cercano il pubblico di massa, siano brave a rielaborare idee prese da pellicole già viste incollandole insieme in un confuso collage tenuto insieme dal 'collante attraente' dato dalla presenza dell'ormai anziano (presumo strapagato) Robert Redford.
Compitino svolto con diligenza che farà la felicità dei produttori ma gustoso come una minestrina insipida.
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