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American Pastoral

Regia di Ewan McGregor vedi scheda film

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La recensione su American Pastoral

di mc 5
10 stelle

Non avevo letto il libro (e a tutt'oggi non l'ho letto ancora) quando sono entrato in sala per assistere ad un'attesisssima trasposzione di quello che in molri considerano la migluore opera di quelle che dicno essere il piu' grande autore vivente, Phlip Roth, E ora il mio timore reverenziale è ancora accresciuto e non so se mi azzarderò a leggerlo dopo aver visto un dei lavori tra i piu "pesanti" (nel senso di consistenti) della mia vita(oltretutto opera prima alla regìa del celeberrimo attore scozzese Ewan Mc Gregor). Sono ben consapevole che il 99% di coloro che hanno letto il romanzo affermano che la versione cinematografica non è nemmeno paragonabile, tuttavia io sto a quello che conosco, cioiè ad un film che recconta una storia potente, meravigliosa, coinvolgente e soprattutto piena di dolore. Perchò sì, è un "romanzone", ma non si pensi ad una galleria di personaggi scritti secondo i criteri pop di una lacrimevole ruffianata. Assolutamenrte n0. Il racconto possiede una fortissima dignità letteraria e la sua carta vincente è quella di raccontare un 'epoipea": un Grande Paese e il suo Grande Sogno, nella sua parabola dall'ascesa carica di promesse e di speranze alla caduta e allla perdita della purezza. Il tutto narrato attraverso le vicende di una famiglia borghese le cui sorti, partite coi piu' brillanti auspici, hanno finito con l'impntanarsi nell'abisso della palude della disperazione. E assicuro che tutto questo ci viene raccontato in modo appassionante (ripeto muovamente: non ho letto il romanzo e non mi sento in colpa per questo). Facendo percepire in pieno allo spettatore tutto il senso del fallimento di una famiglia modello che riflette fatalmente la deriva del Grande Sogno di una Nazione. La famiglia è composta da un marito brillante (e grande atleta) e dalla migliore detentrice di vittorie ad importanti concorsi di bellezza. Poi c'è la piccola Merry, bambina felice però afflitta da una fastidiosa balbuzie. Ma poi (con l'adolescenza di Merry) cominceranno i presagi dela tragedia. E qui la narrazioe diventa complessa perchè p il materiale umano e sentimentale è troppo vasto ed intenso per essere banalmente sintetizzato. Mi limiterò a dire che l'America è attraversata da venti di rivolta, dal Ku Klux Klan al Black Power. E la giovane Merry, persona intelligente ma estremanente fragile e sensibile, viene plagiata da gruppi di sciagurati ed ipocriti terroristi radical chic che la devasteranno nel corpo e nello spirito. E qui devo dar conto che questo personaggio di giovane donna completamente rovinata mi ha lasciato un segno che mi resterà dentro per sempre (mi sono commosso e non poco). E parallelamente alla deriva tristissima di questa ragazza, assistiamo al crollo delle certezze borghesi dei due coniugi (la masdre si rivelerà -come la figlia- yn concentrato di fragilità e debolezze ma con l'aggravante che lei non l'ha cooptata nessuno, lei è proprio (mi si passi il termine) "stronza" di suo. E in tutto questo contesto vediamo il protagonista che sconta la sua superficialità, l'aver respinro sempre ogni consapvolezza sociale o politica in nome di una condizione borghese in cui lui aveva sempre creduto, sempre, fino a quella notte in cui incontra la figlia di cui aveva perso ogni traccia. E -credetemi- è un incontro straziante, di una durezza e di una spietata (spietatissima) malinconia tale che io l'ho tollerato a fatica. Insomma un film che lascia decisamente il segno. E per il debutto alla regìa Ewan Mc Gregor non poteva fare scelta più importante e "di peso". Segnalo inoltre una colonna sonora che comprende momenti di musica adeguiata al peso specifico di un film di qualità(il commento musicale è curato dal grande Maestro Alexandre Desplat). Ewan Mc Gregor è interprete magistrale e del tutto all'altezza di un ruolo non facile. Jennifer Connelly è bella come un angelo del paradiso (attrice negli anni a mio avviso sempre sottovalutata). Dakota Fanning mi ha portato via il cuore in uno dei ruoli piu' devastanti che si siano mai visti al cinema (è ovviamente la giovane sventurata). E infine assolutamente da rimrcare un gigantesco David Strathairn nel ruolo del "testimone" di tutta la vicenda, il cosiddetto "io narrante". Film da non perdere.

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