Regia di Woody Allen vedi scheda film
Versione 1): amo Woody Allen, e ogni nuovo film è un incontro con
un vecchio amico. Con maestria il film ci trasporta nel clima degli
anni '30, fra musiche d'epoca, crudeltà e vicende mondane.
Il tutto arricchito da una vena dolcemamara, struggente, che parla
della malinconia dell'esistenza.
Versione 2): un Woody Allen che, film dopo film, mostra sempre di
più la sua crisi di idee. Si rifugia in una ricostruzione d'ambiente
dignitosa, ma già vista. Sul palcoscenico solo personaggi stereotipati,
che vorrebbero essere coinvolgenti, ma sono solo patetici.
Il voto è 6, anche perché tecnicamente non posso dare due voti.
La versione 1 è probabilmente, per me, un po' più veritiera. Però
devo ammettere che Woody Allen è a corto di idee. I film degli
ultimi anni non sono imperdibili, anzi. Non li consiglio, ma l'unico
assolutamente insopportabile è Midnigt in Paris. Gli altri si possono
guardare.
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