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Café Society

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Café Society

di noventano
6 stelle

C O N T I E N E S P O I L E R Una delle caratteristiche di ALLEN regista e' sempre stata la capacita' di dirigere gli attori, anche se apparentemente fuori ruolo (MISCASTING) ovvero del tutto diversi rispetto ai personaggi che finora hanno interpretato nei film precedenti. C O N T I E N E S P O I L E R

Il film, di per sè, è gradevole, anche se prevedibile, dato che sembra una raccolta delle tematiche dei suoi film piu' famosi:

l'ambientazione negli anni '30-' 40, la musica jazz in sottofondo, il mondo dello spettacolo (c.d. SHOW BUSINESS), le origini ebraiche ( e tutto quello che questo significa per W. ALLEN), il mondo dei gangster spietati, ma dal cuore d'oro.

 

Tutto messo insieme e nessuna idea nuova.

E allora?

 

 Allen prende un attore, non necessariamente versatile (J.EISENBERG di THE SOCIAL NETWORK) e ne fa il suo ennesimo ALTER EGO: balbettante, indeciso, vittima degli eventi, ma alla fin fine TOMBEUR  DES FEMMES.

Prende un'attricetta specializzata in vampiri: K. STEWART, e pur senza farne una FEMME FATALE, arriva a farle interpretare, con esiti nemmeno troppo malvagi, il ruolo della DONNA DELLA TUA VITA.

 

Poichè Alllen non ha mai adorperato nei suoi film effetti speciali, ne lo fara' mai, l'unico FATTORE VISIVO IMPRESSIVO è la Solare (Mediterranea, verrebbe da dire)  illuminazione delle scene, curata dall' italiano V.STORARO , che resce a dare momenti felici alla visione di una trama piatta, e che ricicla tematiche gia' viste.

 

Tutto qua?

E' forse l'ennesima PELLICOLA "ALIMENTARE"  di un regista che ha dato molto alla storia del dinema,

ma che non fa fare null' altro nella vita?

 

Lontano è il ricordo degli inizi quando era un battutista feroce ed in anticipo sui tempi ("STAND-UP COMEDIAN"), 

ormai LE SUE BATTUTE nei film FANNO SORRIDERE E NON PIU' RIDERE come nei primi anni '70.

 

No.

 

Il vero Artista e' quello che si riscatta dalla piattezza, dalla prevedibilita', con un tocco di genio.

S

P

O

I

L

E

R

 

Ultima scena (prima dei titoli di coda)

Vediamo LEI, CIRCONDATA DAL SUO MONDO, che guarda distante ed intuiamo cosa le e' successo, sappiamo che FORSE RIMPIANGE le scelte fatte (o non fatte).

DISSOLVENZA su di LUI, che si trova assieme a tantissime persone, me è PRATICAMENTE SOLO, e anche lui si chiede..........

 

Questa scena riscatta tutto il film

 

@noventano

 

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