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Café Society

Regia di Woody Allen vedi scheda film

Commenti brevi
  • Un buon film di Woody Allen, non nel novero delle sue migliori pellicole ma comunque con quell'inconfondibile tocco del maestro newyorkese fatto di ironia, amore senza sdolcinature e tanti dubbi esistenziali

    leggi la recensione completa di galaverna
  • Bella commedia di Woody Allen, bravi gli attori. Un sogno d’ amore sbocciato ma non vissuto è il motivo principale del film, raccontato in modo leggerissimo. Voto 7+

    commento di Fabious
  • HollyWood (Starting) o Morte (Ending): due Matrimoni (qualunque altra cosa, basta che funzioni!), e quattro Occhi Sognanti.

    leggi la recensione completa di mck
  • Un Allen strepitoso, un Eisenberg meraviglioso, una Stewart figona, la Berlin e pure Gullotta! Persino la Lively, altra bonazzona! Ammazza che gnocche, no, che filmone! Opera di un genius, miei cazzoni!

    leggi la recensione completa di 79DetectiveNoir
  • IMPRESSIONANTE LA SEMPLICITA' CON CUI QUESTO PAROLIERE DEL CINEMA SFORNI UN GIOIELLINO DOPO L'ALTRO (e dopo averne fatto la storia con almeno tre capolavori come "Io e Annie", "Manhattan" e "Hannah e le sue sorelle"), UNA GUSTOSISSIMA CHICCA DOPO L'ALTRA, ANNO DOPO ANNO, COMMEDIA DOPO COMMEDIA. E QUESTA E' UN'AMARENA INTINTA NEL MIELE...

    commento di DavideKingInk80
  • La vena romantica classica di Woody Allen. Il film non è sufficiente perché Jesse Eisenberg protagonista proprio non convince, ma non ci va lontano per la solita buona scrittura di Woody

    commento di silviodifede
  • Ottimo lavoro del mitico Woody Allen.

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Ognuno incontra la persona giusta per sé (ma nel momento sbagliato).

    leggi la recensione completa di Baliverna
  • C O N T I E N E S P O I L E R Una delle caratteristiche di ALLEN regista e' sempre stata la capacita' di dirigere gli attori, anche se apparentemente fuori ruolo (MISCASTING) ovvero del tutto diversi rispetto ai personaggi che finora hanno interpretato nei film precedenti. C O N T I E N E S P O I L E R

    leggi la recensione completa di noventano
  • ma veramente fate? cioè vi piace questa roba? puah.. è l'ultimo film di woody allen che tento di guardare, mai più

    commento di shiten
  • E' incredibile, per tutto il film hanno avuto un bicchiere in mano o di vino o di superalcolico. Problemi di budget?

    commento di idontcare
  • Woody torna a raccontare l'amore che non conosce limiti, interrogandosi sui rapporti umani, sui limiti determinati dalla società e sulla necessità di scegliere, prima o poi. Una regia perfetta, attori bravissimi, forse uno dei film di Allen più belli degli ultimi anni.

    leggi la recensione completa di cantautoredelnulla
  • Una transizione del volto di lei sul volto di lui. Ed è subito poesia.

    commento di Dompi
  • ***Commedia collocata temporalmente nel quadro degli anni ’30 tra la fauna festaiola degli studios hollywoodiani e la mondanità del Café Society newyorkese. Storia d’amore lieve e malinconica condita con stilettate di umorismo yiddish. Film leggero ed elegante, scivola via senza particolari scossoni o sussulti emotivi. Buona la fotografia.

    commento di Estonia
  • Allen punta sul sicuro e traspare un po' di vivere di rendita nel realizzare una delle cose che meglio gli riesce: intessere storie dell'alta società americana, ambientate negli anni e nei luoghi d'oro, attraverso dialoghi calibrati e leggerissimi, quasi eterei, e unapatinata messincena. Per un'ora e mezza sognante e spensierata, nulla di più.

    commento di scafoide
  • Il grande vecchio Woody regala un'altra perla del suo repertorio. Una leggera commedia girata con maestria che ti cala alla perfezione nell'America degli anni '30.

    commento di ripley2001
  • Non un ritorno a casa, ma l'ultimo film di Woody Allen è una conferma del mestiere di regista, che ad 81 anni regala un altro affresco serrato e malinconico sugli anni Trenta.

    leggi la recensione completa di Barone Cefalu
  • Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo ... e un giorno ci azzeccherai.

    leggi la recensione completa di champagne1
  • “ Ogni volta, quando un mio film ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?”

    leggi la recensione completa di yume
  • È l’ennesima puntata della sterminata scrittura alleniana di cui non vediamo (per fortuna) la fine. Ci rendiamo conto tutti che il periodo d’oro è lontano e forse chi lo stima tanto fa fatica ad ammettere che non tornerà più: ma vi sembrerebbe normale che Woody rimanesse sempre ai livelli di Settembre, Un’altra donna, Hannah e le sue sorelle?

    leggi la recensione completa di michemar
  • Il solito e imperdibile Woody Allen con malinconico e umoristico cinismo

    leggi la recensione completa di siro17
  • Ambientato negli anni '30, l'ultima fatica di Woody Allen è sulla falsariga di alcuni lavori precedenti: decente, con qualche ottimo pregio, ma in fondo dimenticabile e che non aggiunge nulla alla filmografia del regista.

    leggi la recensione completa di SatanettoReDelCinema
  • Per fuggire dall'oppressione di una famiglia castrante, e da un fratello malvivente in odore di sedia elettrica, un giovane ebreo si rifugia dallo zio, facoltoso agente di celebrità hollywoodiane. Woody apre Cannes con un film bolso e dall'intreccio insulso: non bastano i lauti fondi e i jolly tecnici per resuscitarne la freschezza dei bei tempi.

    leggi la recensione completa di alan smithee