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Io prima di te

Regia di Thea Sharrock vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Io prima di te

di steno79
6 stelle

Alla base di questo "Io prima di te" c'è un romanzo della scrittrice inglese di letteratura rosa Jojo Moyes, che ha scritto anche la sceneggiatura, diretta non casualmente da un'altra donna, la regista esordiente Thea Sharrock. È un'ennesima variante del genere "romance" ma qui si parla anche della storia di un disabile che vorrebbe mettere fine alla sua vita in Svizzera con l'eutanasia, quindi non è solo il tipico polpettone strappalacrime. Stroncare questo tipo di operazioni è quanto di più semplice si possa fare, ma non bisognerebbe mai partire prevenuti. Il film racconta la storia di una ragazza della provincia inglese che accetta un lavoro di assistente presso un giovane ricco e divenuto quadriplegico in seguito a un grave incidente. La storia di Lou e Will non è priva di cliché, in certi momenti si avverte una scrittura che concede più di qualcosa alle convenzioni del genere "weepie", ossia strappalacrime, eppure la visione nel mio caso è passata senza stanchezza, poiché le dinamiche relazionali fra i personaggi riservavano spesso delle sorprese. Ho letto che vi sono state delle polemiche da parte di alcune associazioni di persone disabili sul finale, ma il film non mi sembra che prenda troppo posizione sull'argomento, mostra una persona che compie una scelta difficile e dolorosa nonostante la contrarietà delle persone che lo circondano, ma comunque va fino in fondo perché convinto che sia l'unica cosa che gli resta da fare. Ricorda molto il finale di "Million dollar baby" di Clint Eastwood, di cui non riesce a replicare l'intensità emotiva, ma comunque non strumentalizza in modo disonesto l'argomento come già fece il regista e attore americano. Per il resto il film può contare su una confezione curata con una bella fotografia di Remi Adefarasin, una regia generalmente attenta che forse indugia un po' nella prima parte ma poi si riprende in maniera accettabile e nella scena finale a Parigi credo sia davvero impossibile non commuoversi. E gli attori sono logicamente parte integrante dello spettacolo, due volti ancora poco noti al pubblico italiano, tra cui spicca soprattutto Sam Claflin che riesce a trasmettere il giusto disincanto a Will, ma anche una toccante umanità, mentre Emilia Clarke è un po' bamboleggiante in alcuni momenti ma al contempo indovina la grazia e la fragilità della sua Lou. Colonna sonora un po' furbetta e qualche eccesso di zucchero nelle scene più intime, ma anche un rispetto per i personaggi e il loro vissuto che non sempre si trova in questo genere di pellicole. 

Voto 6/10

locandina

Io prima di te (2016): locandina

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