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Io prima di te

Regia di Thea Sharrock vedi scheda film

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La recensione su Io prima di te

di SatanettoReDelCinema
3 stelle

Per la regia di Thea Sharrock, un polpettone romantico estremamente banale e stucchevole che piacerà alle vuote adolescenti e farà cadere in un unico sbadiglio tutti gli altri.

Lei è povera, lui è ricco.

Troppo banale dirla così? E che problema c'è: rendiamo lui un quadriplegico.

SAI CHE TROVATA!

 

A parte gli scherzi, Io prima di te è uno stucchevole dramma romantico che racconta proprio la storia d'amore tra un quadriplegico e una ragazza povera (anche se i suoi vestiti più che far dire al pubblico pagante "oh ma guarda, sembra davvero una stracciona!" fanno dire "oh ma guarda, sembra davvero una mongola!") che lavora come badante a questo ragazzo di famiglia ricca che a seguito di un incidente ha gli arti paralizzati. Dunque venghino signori venghino ad assistere alla fiera delle ovvietà e dei luoghi comuni più degni di una soap opera del primo pomeriggio su Canale 5!!

La narrazione degli eventi è raffazzonata e frettolosa.

La storia d'amore è costruita con superficialità, e invece di mostrare coraggio proponendo qualche interessante spunto pessimista si perde nella più classica delle Cinderella love-story con principe azzurro e stracciona.

Nel cast si segnala Emilia Clarke, l'attrice principali, per le sue continue smorfie insopportabili e le sue tre espressioni in croce.

E poi ovviamente non possono mancare le scenette da due soldi adepte a strappare lacrime alle spettatrici di età compresa tra i 12 e i 30 anni, con il solito finale che cerca di farti ingoiare la pillola "lacrimogena" a forza rischiando seriamente di strafogarti.

E infatti quando sono andato a vederlo, inutile dire che c'erano parecchie ragazzine con le cascate che le uscivano dai dotti lacrimali.

In mezzo a tutta la nettezza spacciata per cinema che questo film si porta dietro, si salva giusto qualche brano carino della soundtrack e la buona fotografia di Remi Adefarasin (direttore della fotografia anche nel capolavoro Match Point di Allen) alla quale però il taglio televisivo della regia non rende giustizia.

 

Voto: 4--/10.

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