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La legge della notte

Regia di Ben Affleck vedi scheda film

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La recensione su La legge della notte

di gerkota
6 stelle

La prima guerra mondiale, oltre che una fabbrica di morti, fu in molti casi anche un corso universitario per futuri fuorilegge che, negli Stati Uniti dei ruggenti anni Venti del secolo scorso, gettarono le basi del sanguinoso fenomeno del gangsterismo esploso poi negli anni Trenta. Tanti giovani sopravvissuti alla mattanza delle trincee tornavano a casa abbrutiti e desiderosi di riprendersi, con gli interessi, ciò che per la loro mente ormai sconvolta era stato sottratto dallo Stato, dal Governo, dalla Legge.

 

Ben Affleck

La legge della notte (2016): Ben Affleck

 

Tutto ciò sta alla base di questo La legge della notte. Questa è la brodocoltura in cui il reduce di origine irlandese Joe Coughlin (Ben Affleck, di recente visto in Tornare a vincere, 2020), figlio di un pezzo grosso della polizia di Boston (il sempre incisivo Brendan Gleeson, Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick nel 2015), diviene un contrabbandiere, un trafficante di liquori e, per estensione, un concorrente dei vari ‘Al’ Capone, Mickey Cohen, ‘Bugs’ Moran e compagnia mitragliante. La storia d’amore con una donna ‘sbagliata’ lo porta al cospetto del boss italoamericano Maso Pescatore (il nostro affidabile Remo Girone, Le Mans '66 - La grande sfida nel 2019), per il quale finisce a gestire loschi affari in quel crogiuolo di razze e abitudini e culture che fu la Florida ‘cubanizzata’ negli anni della grande depressione e del proibizionismo.

 

Ben Affleck, Sienna Miller

La legge della notte (2016): Ben Affleck, Sienna Miller

 

Era dall’ottimo Argo (2012, tre Oscar, tra cui miglior film) che Affleck non tornava a cimentarsi con la regia e questa volta il risultato è decisamente meno convincente. I gangster movie sono un genere importante nella cinematografia hollywoodiana e da ciò deriva che cimentarsi in questo filone esponga a una elevata severità di giudizio. Confrontarsi con capolavori quali C’era una volta in America o i primi due ‘Padrini’ oppure con filmoni del calibro di Cotton Club, The Untouchables - Gli intoccabili, Quei bravi ragazzi, Nemico pubblico. Public Enemies e altri ancora, era un azzardo che l’intraprendente Affleck ha deciso di compiere.

 

Ben Affleck, Chris Messina

La legge della notte (2016): Ben Affleck, Chris Messina

 

Partendo dal romanzo di Dennis Lehane, l’artista di Berkeley (California, Usa) scrive una sceneggiatura onesta ma altrettanto piatta e senza acuti, priva di dialoghi brillanti o momenti salienti che tirino lo spettatore nella storia e lo facciano immedesimare a sufficienza nell’animo tormentato del protagonista, combattuto tra il Bene congenito che alberga in lui e il Male che il mondo in cui si muove gli mette a disposizione per tentare di realizzare il suo riscatto dopo le sofferenze della guerra. Scenografie e costumi sono all’altezza ma senza impressionare per davvero (si pensi ai cappottoni di Giorgio Armani degli ‘intoccabili’).

 

Ben Affleck, Chris Cooper

La legge della notte (2016): Ben Affleck, Chris Cooper

 

Violenza, sparatorie e morti ammazzati non mancano ma, oggi come oggi, per garantire il giusto impatto sulle emozioni di un pubblico avvezzo a determinate categorie, ci vuol ben altra 'cattiveria' nella realizzazione di questi momenti della narrazione in immagini. Alcuni interpreti di spessore, come i citati Gleeson e Girone o il bravo Chris Cooper (fedelissimo di Affleck - The Town e The Company Men) ma qui decisamente sottoutilizzato, non contribuiscono a innalzare le sorti di un’opera cui va assegnata comunque una sufficienza per l’impegno dimostrato, ma niente di più. Può andar bene per i simpatizzanti di Ben Affleck e per i patiti del genere. Voto 6,2.

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