Espandi menu
cerca
La La Land

Regia di Damien Chazelle vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Serum

Serum

Iscritto dal 23 ottobre 2018 Vai al suo profilo
  • Seguaci 7
  • Post -
  • Recensioni 286
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La La Land

di Serum
6 stelle

 

Non avendo mai sopportato molto i musical, le lodi sperticate che fioccarono nei confronti di questo film mi rimbalzarono addosso, ma devo dire che almeno una parte di esse trova giustificazione: i due protagonisti funzionano davvero (Ryan Gosling a pelle mi è sempre stato simpatico ed Emma Stone fa la ragazza normale con sogno nel cassetto in modo sobrio, senza infastidire), la tecnica è quasi funambolica (in questo senso non si può dire che Chazelle non sappia fare il suo lavoro...) e la colonna sonora è sorprendentemente ricca ed arzigogolata, con bellissimi arrangiamenti ed almeno due o tre canzoni di altissimo livello. Dato che l'obiettivo dell'opera pare essere quello di ridare vita al musical hollywoodiano degli anni d'oro, non mi sembra pertinente dire che la vicenda e la caratterizzazione dei personaggi con le loro relative evoluzioni siano di una banalità quasi offensiva. Credo sia però il caso di evidenziare che i pretesti narrativi utilizzati per mettere in scena questo "revival" siano quanto meno anacronistici (per non dire vecchi come il cucco). Per quel che riguarda il personaggio della Stone, io capisco che la cosa importante non sia tanto il cosa le succede ma il modo in cui esso viene raccontato, però sul serio: "una ragazzina di campagna va ad Hollywood per diventare attrice, sembra difficile ma poi ce la fa" a me sembra veramente un semplice scavare il fondo del barile di idee già sfruttate milioni di altre volte senza aggiungerci nulla. Per il personaggio di Gosling forse va anche peggio: uno che negli anni duemiladieci mi parla della decadenza del jazz anni '50 nei termini di una tragedia imminente, come se nel frattempo non fossero passate sotto i ponti decine di altre correnti musicali, penso si qualifichi da solo (ma poi, c'era davvero bisogno di John Legend per fargli capire come il jazz sia prima di tutto innovazione e continua sperimentazione ed ibridazione?). Dentro ci hanno buttato riferimenti ai film più disparati, ma quello che me lo ha ricordato più da vicino, soprattutto per l'evoluzione della trama, credo sia New York, New York di Scorsese (che finisce anche in modo simile), però là dove quest'ultimo metteva in scena la silente distruzione del mito di un'epoca, La La Land a quello stesso mito si avvinghia con le unghie e con i denti incassandovisi come in un ridente quadro d'epoca (non a caso, la scena in cui Emma Stone tira fuori uno smartphone mi ha come infastidito perché mi sembrava fuori contesto).

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati