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La La Land

Regia di Damien Chazelle vedi scheda film

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La recensione su La La Land

di ldm26CORI
9 stelle

Storia intrecciata di casi, incontri, fortune, tempi.

 

 

Mia e Sebastian rappresentano l'ideale, l'ambizione massima di giovani adulti che vivono per l'arte, e che affiora e che non vogliono fare morire. Il "sogno nel cassetto" dei personaggi si compie attraverso il loro amore, rompendo tutte le convenzioni, andando oltre le regole e le strade più facili in cui basterebbero delle conoscenze e degli agganci. I desideri sono condivisi, ma non basta. 

 

La bolla si rompe, improvvisamente.

Sebastian sente di aver bisogno di una stabilità, la precarietà lo uccide, poiché i sogni non sono fedeli. Non si vive solo per alimentare i desideri e a volte bisogna piegarsi per poter andare incontro all'altro.

I loro Sogni prendono nuove sembianze: l'uno in direzione del commercio, della fama e della spettacolarizzazione, nonostante muoia dentro, l'altra persegue con il suo "sogno nel cassetto" prettamente di nicchia, cercando di comunicare attraverso un monologo.

 

Il tempo si sgretola, cambia, spegne, distrugge. 

Diventa insopportabile mantenere la fiamma per quella passione così accesa, ma quello stimolo intrinseco è più forte, anche se la ragione non ne vuole sapere.

L'audizione più importante della vita, diventa un monologo interiore, un flusso di coscienza, una storia che è per Mia un modello. L'occhio di bue sulla protagonista, il buio attorno. Quello che sente ogni volta che esprime la sua arte permette a Mia di cancellare il mondo e di Essere. 

 

Mia va a Parigi, Sebastian continua il tour, e poi finalmente anche lui uscirà dal limbo. 

 

Dopo cinque anni tutto si inverte: Mia è una grande attrice e fa visita nel bar in cui si rovesciava distrattamente il caffé addosso, a causa della sua testa tra le nuvole. Ora non deve più chiedere spiegazioni del perché una brioche sia o no senza glutine, le viene rigorosamente offerto il caffé solo guardandola. Sebastian ha il suo locale, e non ci sono "polli" nel nome, solo lui. L'apostrofo che lo appartiene è ciò che lo rende vivo.

Ancora solo, a scaldare surgelati in padella, illumina il cuore di Mia con le dita sullo Steiway & Sons. 

 

Come un caledoiscopio di colori, immagini, turbinii, suoni, emozioni, danze, l'epilogo di quello che sarebbe dovuto essere. 

 

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