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Frantz

Regia di François Ozon vedi scheda film

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La recensione su Frantz

di starbook
5 stelle

Ammalia ma non 'ferisce' questo dramma cupo magistralmente diretto ma privo di 'affondi' decisivi...

Anna, giovane dall'aspetto perennemente emaciato, vive in una cittadina tedesca e trascorre molto del suo tempo presso la tomba del fidanzato Frantz, caduto in battaglia poco più  che ventenne durante la 'grande' guerra per mano delle truppe francesi. Adrien, giovane francese segaligno, frequenta furtivamente il cimitero posando fiori sul sepolcro di Frantz e piangendo la morte del coetaneo scomparso. Qual'è stato il rapporto che legava i due commilitoni delle opposte fazioni belligeranti? Qual'è il reale motivo dell'attaccamento così solenne e ambiguo che ha portato Adrien da Parigi fino alla Germania solo per piangere sulla tomba, peraltro priva del feretro poichè mai identificato tra le vittime disperse, dello sfortunato Frantz?

Questo l'incipit di un soggetto non originale ma ispirato ad un dramma teatrale di Maurice Rostand, di cui Ernst Lubitch aveva già portato sul grande schermo la propria trasposizione nel 1932.

Personalmente riponevo grosse aspettative su questo film, derivate dalla forma più che dalla sostanza, cioè la scelta di impiegare il bianco e nero, intervallato da sequenze cromatiche, dalla regia esperta ed elegante del maestro Ozon e da una fotografia decisamente efficace ; solitamente questi sono gli ingredienti che mi mandano in estasi e che, anche in presenza di marchiani buchi di sceneggiatura o di un soggetto non propriamente 'intrigante' possono comunque destare il mio interesse e 'smuovere' quelle sottili 'corde interiori' che fanno da spartiacque tra un'opera da ricordare ed una indirizzata verso un veloce ‘oblio'.

Purtroppo il mio giudizio 'di pancia' è quello di essere rimasto 'deluso', dalla 'sostanza', poichè per quasi due ore, come la lunghezza della pellicola, ho atteso quella impennata autoriale, quel 'coup de theatre' che sfortunatamente è mancato.

Come un 'amante insoddisfatto' mi trovo a rilevare che questo 'Frantz' potrà essere velocemente catalogato tra le decine di pellicole sull'elaborazione del lutto già filmate.

La regia manierata che mescola con dovizia i vari ingredienti cerca il più possibile di non sfociare nel melò, nel dramma psicologico o nella commedia, negando o 'regalando' un lieto fine.

Così facendo rimane neutrale ma 'cela' la vera 'anima' di quest'opera mancata.

 

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