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Civiltà perduta

Regia di James Gray vedi scheda film

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La recensione su Civiltà perduta

di YellowBastard
6 stelle

The lost city of Z, titolo originale del film e del libro omonimo da cui e tratto scritto da David Grann (e sceneggiatore egli stesso della pellicola), è centrato sulla figura del Maggiore Percy Fawcett, esploratore inglese che intraprese diversi viaggi al confine tra Bolivia e Brasile per la mappatura del fiume Rio Verde per conto della Royal Geographical Society (divenuto amico di Arthur Conan Doyle, quest’ultimo usò i resoconti di Fawcett dell’Amazzonia come ispirazione per il romanzo Il mondo perduto) e in seguito sulle tracce di un’antica civiltà perduta nella giungla (da lui chiamata Z) diventata una vera ossessione sfidando apertamente il bigottismo e il conservatorismo della stessa RGS.

 

Civiltà Perduta - Film (2016) - MYmovies.it

 

Deluso dalla vita militare ed escluso da una carriera di rilievo per i pregiudizi verso il padre, Fawcett accetta l’incarico per conformismo e aderenza ai canoni di prestigio imposti della società dell’epoca ma l’idea di una scoperta sensazionale, i sogni di gloria e lo spirito d’avventura come anche il misurarsi con le forze contrarie all’interno dello stesso RGS (per loro l’esplorazione è conferma e ratifica di confini e conoscenze già acquisite in quanto legittimazione di uno status quo che li vede al vertice, per Fawcett invece è rivoluzione e riscrittura proprio di quei “confini” che gli hanno da sempre negato il successo sociale) saranno i motori di un’ossessione che lo spingeranno oltre i propri limiti, coinvolgendo nelle sue aspirazioni anche l’intera famiglia.

Ma non si tratta semplicemente di un viaggio alla ricerca di se stessi inseguendo le proprie ossessioni ma piuttosto il bisogno prometeico di illuminare la storia dell’uomo rivelandone e/o riscrivendone, nel caso, anche le origini.

 

Presentato nel 2016 al New York Film Festival e, fuori concorso, al Festival di Berlino nel 2017 riscuotendo anche un buon successo di critica (ma non altrettanto di pubblico), Civiltà Perduta non è decisamente un film per tutti in quanto cinema d’avventura e d’impostazione dannatamente classica e biografia romanzata di un misconosciuto esploratore inglese, James Grey realizza un film (e un dramma esistenziale) come fosse un kolossal di un’altra epoca, ad altissimo costo e improntato come un film d’autore, cosa piuttosto improbabile nel mercato attuale, girandolo in 35 mm (con tutte le problematiche del caso) e ben consapevole di un possibile (probabile?) fallimento economico ma seguendo una personalissima ossessione non poi molto dissimile da quello del suo protagonista (e che ricorda per certi versi il El abrazo de la serpiente di Cino Guerra).

 

E’ indubbia invece una certa carenza narrativa e una scrittura non all’altezza del suo impianto visivo volutamente così classicista e barocco, in una continua ricerca, da parte di Gray di una particolare visione originale e purissima ma che rimane come prigioniera del proprio desiderio di elegante perfezionismo stilistico invece che dedicarsi a una maggiore coerenza narrativa.

Ma la pellicola ha anche il merito di non cadere troppo nella tentazione agiografica, presente invece nel libro, e puntando al contrario su un’epica minimalista e un romanticismo scientifico che ormai non esiste più traducendone la vena ossessiva in una rivalsa sociale, pur senza speranza, nei confronti di una società occidentale irrigidita nella sua ostilità classista verso il nuovo (e che cos’è l’esplorazione se non la scoperta di nuove verità?).

 

Civiltà perduta | Pointblank

 

La pellicola può inoltre avvalersi della splendida fotografia di Darius Khondji e dalla bravura di un cast guidato da Charlie Hunnam (che ha sostituito nel ruolo di protagonista prima il produttore Brad Pitt e poi l’indisponibile Benedict Cumberbatch) e che vede tra le sua file anche il barbuto (ma piuttosto incolore) Robert Pattinson oltre che all’affascinante Siena Miller, nel ruolo della moglie Sara (forse il personaggio migliore del film), e a un giovane Tom Holland nel ruolo del primogenito Jack.

 

VOTO: 6,5

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