Espandi menu
cerca
The Legend of Tarzan

Regia di David Yates vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Marco Poggi

Marco Poggi

Iscritto dal 5 settembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 22
  • Post 7
  • Recensioni 1232
  • Playlist 120
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su The Legend of Tarzan

di Marco Poggi
4 stelle

Fra flashback che raccontano la sua storia, l'incipit in Inghilterra e l'ennesima marchetta di Jackson e Waltz, un Tarzan ormai civilizzato torna in Africa per combattere contro dei mercenari belgi (ovviamente, il signore della jungla dovrà salvare anche sua moglie Jane, rapita in un colpo di scena sin troppo telefonato).

Fra flashback che raccontano la sua storia, l'incipit in Inghilterra, e l'ennesima marchetta di Samuel L. Jackson e Christoph Waltz (possibile che senza Quentin Tarantino alla regia siano usati così male questi attori?), ecco comparire davanti ai nostri occhi un Tarzan civilizzato (è un lord come lo furono il padre e il nonno) e felicemente sposato con la sua Jane che torna in Africa per combattere contro dei mercenari belgi che vogliono far razzie di diamanti per il loro re (ovviamente, il signore della jungla dovrà salvare  pure sua moglie Jane dai cattivi, che la rapiscono in un colpo di scena sin troppo telefonato). Si cerca una via di mezzo fra "GREYSTOKE - LA LEGGENDA DI TARZAN SIGNORE DELLE SCIMMIE" e i classici tarzanidi avventurosi di una volta, ma Alexander Skarsgård, nella parte di Tarzan, soffoca non poco il lato selvaggio dell'uomo scimmia. Bella ed emancipata - forse troppo per i miei gusti -  la Jane di Margot Robbie.   Tutto è fatto in CGI come ne "IL LIBRO DELLA GIUNGLA" di  Jon Favreau, ma che differenza rispetto al film Disney, perché abbondano i messaggi ambientalisti ed è l'ennesimo prodotto politically correct (a dire la frase "Lui Tarzan, tu Jane" ci pensa il belga di Waltz, quando questi con i suoi uomini cattura la ragazza). Certo, non è una completa perdita di tempo, ma nemmeno un capolavoro. Il regista David Yates ha dietro a sé quattro/cinque film di Harry Potter, ma il montatore non si è dilungato come nei film del maghetto della Rowlings. Si pensi alla resa dei conti fra i due cattivi, tanto sbrigativa, quanto deludente.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati