Regia di Laurent Tirard vedi scheda film
Per riavere il cellulare creduto perso, una bionda avvocatessa accetta d'incontrare lo sconosciuto che, pur avendola vista dimenticarsene, ha deciso di chiamarla al telefono di casa allo scopo di combinare un incontro. Tale assunto, equivalente all'efficace sequenza iniziale, si esplicita nella scoperta del misterioso interlocutore. Grande meraviglia desta nella donna (e nello spettatore) conoscere l'identità del tizio in questione: egli è infatti un architetto alto poco più di un metro e trenta.
Remake di una commedia romantica argentina - Corazón de León (2013) di Marcos Carnevale -, ecco una graziosa storia d'amore a risvolti melancomici, tra imbarazzo e ironia, provvista di un immaginabile campionario situazionistico basato sulle macro-differenze: il modello sudamericano porta anche la firma di Betiana Blum, lasciando intravedere così una plausibile origine teatrale.
Talvolta si ride di cuore, in altre occasioni viene dato spazio a una lieve critica su quanto a parole si sia di larghe vedute, fin quando ciò che viene percepito come "diverso dal solito" non riguarda da vicino.
L'affiatamento tra gli attori contribuisce a una visione tutto sommato piacevole. Buona l'intesa tra la brava e fascinosa Efira e un adorabile Dujardin, qui in versione Hobbit.
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