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Regia di Francesco Bruni vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Tutto quello che vuoi

di axe
7 stelle

Alessandro, un giovane residente nel quartiere romano di Trastevere, riceve l'incarico di accompagnare Giorgio, un anziano ottantacinquenne, ormai non più tanto presente a sè stesso, nelle passeggiate pomeridiane. Inizialmente, il ragazzo non è felice di ciò. Egli infatti era abituato a perdere le proprie giornate seduto al bar con gli amici. Lentamente, però, l'anziano - che in gioventù è stato un poeta - grazie alla propria arguzia, educazione,esperienza, ne conquista il cuore; non solo il suo, ma anche dei suoi amici, che approfittano dell'ospitalità di Giorgio. Le cose si complicano quanto l'anziano poeta lascia trapelare l'esistenza di un tesoro, nascosto durante la sua adolescenza, mentre era al seguito di alcuni soldati americani durante i combattimenti sulla Linea Gotica, nella Seconda Guerra Mondiale. Alessandro approfondisce l'argomento, e, insieme ai propri amici, spinti per lo più da avidità, accompagna Giorgio sull'appennino bolognese per tentare il recupero dell'oggetto. La conclusione della ricerca lascia ai giovani una ricchezza non materiale, bensì spirituale. Con tono leggero, il film racconta dell'incontro tra due personaggi che sembrano avere poco in comune. Alessandro è un prototipo di tardo-adolescente moderno, privo di ideali ed interessi, e disinteressato al proprio futuro. Giorgio è un uomo d'altri tempi. Educato, colto, interiormente ricco. I due si rivelano complementari. L'anziano "riempie" il vuoto del giovane, lasciandogli in eredità il coraggio e la capacità di prendere in mano la propria vita, così come egli fece tanti decenni prima, in condizioni molto più difficili (è simbolico, a questo proposito, l'oggetto che costituisce il "tesoro", un qualcosa che noi oggi diamo per scontato; un prodotto prezioso nel tempo della guerra). Apprezzabili attori che interpretano i giovani, nonostante qualche incertezza, rendono bene l'idea di alcuni ventenni di oggi. Ancor più apprezzabile Giuliano Montaldo nei panni di Giorgio. Arguto ma posato; amante delle tradizioni ma sempre pronto a nuove esperienze; svampito, ma presente al momento giusto. L'anziano attore/regista è perfettamente nel personaggio. Un buon film di "crescita"; a tratti diverte, ma prevalgono gli aspetti sentimentale e pedagogico.

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