Espandi menu
cerca
Jason Bourne

Regia di Paul Greengrass vedi scheda film

Recensioni

L'autore

marcopolo30

marcopolo30

Iscritto dal 1 settembre 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 125
  • Post 3
  • Recensioni 3013
  • Playlist 11
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Jason Bourne

di marcopolo30
5 stelle

Il quinto capitolo della serie, tornato nelle mani di Greengrass, è tanto spettacolare quanto i primi tre, ma il menù incomincia ad essere davvero ripetitivo, con gli stessi identici ingredienti riproposti all'infinito. Comunque strepitoso il successo al Box Office.

Le ragioni per cui si sceglie di andare al cinema a vedere un dato film possono essere le più diverse. Io ad esempio non vado (quasi) mai a vedere sequels o remakes, ma nel caso di “Jason Bourne” ho fatto un'eccezione a causa della curiosità suscitata dall'aver assistito per puro caso a un pezzettino della sua lavorazione nel settembre 2015 a Santa Cruz de Tenerife. Non era ovviamente la prima volta che m'imbattevo in un set cinematografico, ma mai prima di quel giorno m'era capitato di assistere a uno spiegamento di uomini e mezzi di tal magnitudine 'solo' per girare un film. L'intero centro città era stato letteralmente cordonato, da mattina a sera durante vari giorni, con costi che vi lascio solo immaginare. Ma non solo, intere zone della città erano state 'addobbate' con cartelloni pubblicitari in greco e graffiti scritti nella versione moderna della lingua di Aristotele, mentre il numero di automezzi della produzione e il personale addetto alla security (polizia locale a parte) era impressionante. In una strada poco lontana erano inoltre allineate decine di auto di grossa cilindrata, tutti modelli parecchio datati di Mercedes e BMW, pronte al 'sacrificio' nelle scene d'azione (immagino che in post-produzione queste si trasformano per incanto in modelli più recenti) con i vigili del fuoco pronti ad intervenire subito dopo la fine del 'ciak'. Io e la mia compagna eravamo diretti al porto e, aspettando il traghetto per Gran Canaria, ci siamo fermati a guardare, incuriositi. Ho chiesto a uno dei ragazzi della security che, dopo averci detto che giravano un nuovo film della serie “Bourne” (evidentemente il titolo non era stato ancora deciso) aggiunse che era inutile restare lì, tanto Matt Damon sarebbe arrivato solo in serata. Matt Damon non lo abbiamo visto, effettivamente, mi è rimasta invece addosso una sensazione -piuttosto triste, lo ammetto- che questo cinema non è più arte ma solo e soltanto un business miliardario capace di spendere milioni di euro per pochi giorni di riprese che poi, risultato finale, equivalgono a forse 20 minuti di film, quelli ambientati ad Atene nella fattispecie. E intendiamoci, non è che io sia naive o che non avessi mai letto le cifre relative ai budget di produzioni di questo genere, ma vi assicuro che vedere tale mostro in azione me ne ha dato tutt'altra visione. Queste le ragioni della mia scelta, insomma, vedere quello stesso film, quella scena quanto meno, su pellicola. E a conti fatti posso solo ripetere che pur se altamente spettacolare, il film sa troppo di minestra riscaldata, con gli stessi ingredienti che si ripetono ormai ad ogni nuovo capitolo per la gioia di -pare- moltissimi, se pensiamo che i 140 milioni investiti (che ora riesco a visualizzare meglio come uomini e mezzi...) hanno prodotto ricavi ben al di sopra dei 400 milioni. Appunto, considerazioni di tipo aziendale, non certo artistiche.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati