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Jason Bourne

Regia di Paul Greengrass vedi scheda film

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La recensione su Jason Bourne

di alan smithee
7 stelle

Jason Bourne regala uno spettacolo che prescinde dalla storia, che appassionerà gli amanti del genere, ma rischierà di risultare lacunoso o poco comprensibile a chi non è molto avvezzo a star dietro ad intrighi di potere. La regia di Greengrass è un toccasana: potente, dirompente, ci scaglia dentro l'azione come in pochi altre occasioni.

Conto alla rovescia: quinto capitolo di una serie dinamica e di successo, quarto con Matt Damon, terzo con l'ottimo e rassicurante Paul Greengrass in regia, che alla fine costituisce uno dei più validi motivi per ritenere riuscito questo ulteriore ed un pò tardivo episodio sull'agente della CIA più smemorato, torvo ed adrenalinico degli ultimi anni. Due i personaggi che ritornano in questo seguito; uno il protagonista assoluto: Matt Damon davvero granitico e bravo senza strafare.

Cosa ci faccia Bourne coinvolto in un combattimento clandestino in una landa imprecisata dellEuropa orientale, con scommettitori incalliti appresso, non ci è dato modo di scoprirlo, come molte altre cose del resto: particolari, dettagli e dinamiche di un'azione che esplode quasi subito, rapida, repentina, improvvisa allo stesso modo e coerentemente quanto è veloce lo scontro che si conclude con l'avversario steso a terra al primo colpo: scene di inseguimenti (in Grecia e Las Vegas, in particolare) che il gran cineasta sta calibrare e dirigere con una maestria che riesce ancora a sorprendere, dopo tutte le incursioni nell'action che il cinema di oggi riesce a proporci in mille altre vicissitudini e situazioni.

Matt Damon, motivatissimo (non a caso figura pure nei titoli di coda tra i principali produttori esecutivi), spigoloso, taciturno, uno che agisce molto prima di parlare, è perfetto ed è un sollievo ritrovarlo, muscolare e tenace, ombroso ed inquieto, devastato quando la sua collega dei vecchi tempi Julia Stiles (unico altro raccordo con i film precedenti) finisce per cadere sotto il fuoco nemico dei killer che intendono appropriarsi di dati custoditi nella solita chiavetta che tutto contiene, ambita da troppa gente e in cima alla lista dei desideri di ognuno dei personaggi coinvolti.

Dalla mente e dalla fantasia di Ludlum, e dei romanzieri seguaci che si sono dedicati alle avventure dell'agente smemorato, le vicende dell'agente Bourne non necessitano necessariamente di essere comprese da cima a fondo, afflitte come sono da complessità ed intrecci che sfuggono a chi non è proprio addentro ai particolari più intricati di una vicenda spionistica che spesso sfuma e fa perdere le tracce di sè e dei suoi capisaldi un pò evanescenti.

Ma la regia incalzante e prodigiosa ci fa dimenticare di tutto ciò, e ci offre uno spettacolo veloce e senza respiro, una corsa a perdifiato non si sa bene diretta dove, ma condotta con una gran classe, con la capacità di rappresentare tutte le dinamiche importanti che caratterizzano uno stato di emergenza.

Ottimo anche un freddo ed implacabile Vincent Cassel, volto irregolare perfetto per vestire i panni del killer spietato e apparentemente invincibile, l'unico in grado di dare serie preoccupazioni (oltre che dolori, fisici e morali) al nostro poderoso agente in incognita. Meno incisiva la pur carina Alicia Vikander, in un ruolo da prima della classe che non lascia davvero alcun ricordo indelebile.

Tommy Lee Jones nel ruolo di uno dei vertici incaricati di rintracciare Bourne, probabilmente manco lui sa quello che sta facendo o dicendo, ma la sua presenza di classe è pertinente e doverosa, aiuta a dare autorevolezza ad un film commerciale dignitosissimo, lezione di cinema forse un pò fine a se stessa, ma di grande impatto visivo.

Jason Bourne regala uno spettacolo che prescinde dalla storia, che appassionerà probabilmente gli amanti del genere, e rischierà di risultare molto lacunoso o poco governabile, accessibile e districabile, a chi non è molto avvezzo a star dietro ad intrighi e macchinazioni di potere, doppio giochi ed intrighi di vario genere.

Un autore da seguire questo Greengrass, a cui auguriamo d'ora in poi altri traguardi, nuovi personaggi, spunti più variegati. 

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