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L'uomo dal cuore di ferro

Regia di Cédric Jimenez vedi scheda film

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La recensione su L'uomo dal cuore di ferro

di gerkota
6 stelle

NEI CINEMA ITALIANI DAL 24 GENNAIO 2019

VISTO SU PRIME VIDEO NEL NOVEMBRE 2022

 

L'esaltazione del popolo tedesco per l’incalzante successo del partito nazionalsocialista guidato da Adolf Hitler – futuro Führer della Germania nazista dal 1934 al 1945 - è ormai dilagante. Il Mein Kampf è già “il verbo” per gran parte della popolazione. Nella seconda metà degli anni Venti del Novecento, un giovane ambizioso e prestante ufficiale della Marina militare, Reinhard Heydrich, si fa le ossa tra impegni in divisa e belle donne. Proprio la relazione casuale con una di queste, figlia di un personaggio di rilievo e conoscente di Hitler, cambierà la vita di Heydrich e la storia del mondo.

 

Jason Clarke, Rosamund Pike

L'uomo dal cuore di ferro (2017): Jason Clarke, Rosamund Pike

 

Questo film di guerra diretto dal marsigliese Cédric Jimenez (suo anche l’apprezzato thriller poliziesco BAC Nord, del 2021) basato su una storia vera, è un ennesimo capitolo dell’infinita epopea che il cinema ha dedicato agli orrori derivati dal regime totalitario del Terzo Reich. La sceneggiatura (scritta anche dallo stesso regista) è ispirata al romanzo del francese Laurent Binet, HHhH (acronimo del tedesco Himmlers Hirn heißt Heydrich, letteralmente “il cervello di Himmler si chiama Heydrich”), che poi è anche il titolo originale della pellicola. Heinrich Himmler, comandante della polizia dal 1936 e delle forze di sicurezza del regime hitleriano dal 1939, uno dei bracci destri del Führer che era anche in ottimi rapporti con la famiglia della moglie di Heydrich.

 

Jason Clarke

L'uomo dal cuore di ferro (2017): Jason Clarke

 

È narrata la seconda parte della vita del famigerato capo del Reichssicherheitshauptamt (Ufficio Principale di Sicurezza del Reich), da quando questi fu congedato con disonore dalla Marina e finì sotto l’ala protettiva di Himmler che ne intuì le potenzialità, sino alla morte nella Repubblica Ceco-Slovacca, al tempo in cui i Sudeti invasi dalla Germania divennero, così come il resto del Paese, Protettorato di Boemia e Moravia di cui proprio l’uomo dal cuore di ferro fu sanguinario governatore, impegnato a reprimere la locale resistenza.

 

Jason Clarke

L'uomo dal cuore di ferro (2017): Jason Clarke

 

La vicenda in immagini è spezzata in modo troppo repentino in due parti: la prima resta in tema e fedele al titolo, con la narrazione biografica delle gesta dell’uomo che fu tra i teorizzatori della Soluzione finale della questione ebraica che portò all’olocausto. In questa fase lo script ha il merito di mostrare anche il lato debole di Heydrich, il quale in alcuni momenti chiave della parabola che l’avrebbe portato ad essere un rottweiler di Hitler, trovò nella moglie Lina von Osten una sferzante e ambiziosa motivatrice. Con l’inizio del governatorato in Cecoslovacchia, il film quasi si dimentica del protagonista e – seppure in modo efficace - diventa un resoconto sulla resistenza a Praga, con particolare attenzione per le mosse dei due paracadutisti inviati da Londra con l’incarico di organizzare l’omicidio del numero uno del Reichssicherheitshauptamt.

 

Jason Clarke

L'uomo dal cuore di ferro (2017): Jason Clarke

 

Il cast vede nel ruolo principale l’australiano Jason Clarke (che ho cominciato ad apprezzare nel 2012 grazie alla parte da agente della Cia in Zero Dark Thirty), perfetto per il physique du role da immaginario collettivo dell’SS ma anche convincente nel restituire la freddezza nello sguardo e nel carattere del prorompente uomo di fiducia del Raich. Al fianco di Clarke c’è un’austera Rosamund Pike (nel 2020 protagonista dell’apprezzato I Care a Lot) nelle vesti di una donna ideale ariano, fanatica del nazionalsocialismo e decisa a spalleggiare il marito nella scalata ai vertici militari. Per la parte di Himmler la produzione ha puntato alto con l’arruolamento di Stephen Graham (esploso nel 2002 con Gangs of New York), anche somigliante all’originale coi baffetti tanto di moda a quei tempi.

 

Jack Reynor, Jack O'Connell

L'uomo dal cuore di ferro (2017): Jack Reynor, Jack O'Connell

 

Nella seconda frazione dell’opera cambiano del tutto i protagonisti della pellicola e la storia si dimentica del suo antieroe. Ecco i buoni, Jack O'Connell (protagonista dell’apprezzata serie Tv The North Water) e Jack Reynor (anche lui in una serie Tv, INVERSO - The Peripheral, da poco in streaming su Prime Video), che personificano Jan Kubiš e Jozef Gab?ík, i due parà cecoslovacchi che escogitano il piano finalizzato a far fuori Heydrich. Con loro si fa notare in particolare l’altra australiana Mia Wasikowska (Madame Bovary nel 2014), amante e collaboratrice di uno dei due leader partigiani.

 

Jack O'Connell, Mia Wasikowska

L'uomo dal cuore di ferro (2017): Jack O'Connell, Mia Wasikowska

 

Centinaia di cittadini innocenti fucilati solo perché connazionali degli uomini della Resistenza. Un gerarca nazista da eliminare, cosa mai riuscita prima nella storia. Una missione suicida per cambiare un futuro che sembra segnato. Scene di combattimento di indiscutibile effetto e nel complesso una struttura che regge ma con qualche cigolio. Film da vedere per un approfondimento a tratti spettacolare degli avvenimenti che portarono alla seconda guerra mondiale. Voto 6,7.

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