Regia di Greg Mottola vedi scheda film
Ibrido spy-comedy ben bilanciato nel dosaggio dei due ingredienti fondamentali e brillante nelle interpretazioni del quartetto protagonista, Zach Galiafanakis e Isla Fisher su tutti, seppur non esattamente inedito nel plot.
L'ibrido spy-comedy ha negli ultimi anni certamente fatto breccia nel mercato dalle parti di Hollywood, con ormai dozzine di titoli che vanno dal celebremente glamour “Mr. & Mrs. Smith” fino alle parodie 007istiche più pure, tipo “Austin Powers”. In genere i risultati non è che siano entusiasmanti, con film o troppo scemi a livello di trama o troppo ingessati sul versante comicità. Questo “Le spie della porta accanto”, diretto da quel Greg Mottola già autore di film ben ricevuti dalla critica quali “Superbad” e “Paul”, riesce a trovare quel giusto equilbrio tra gli ingredienti, senza cioè sbarellare eccessivamente né verso il troppo serioso né tanto meno verso il troppo idiota. Il plot che oltre a presentare evidenti buchi su un piano puramente logico, non passerà certo alla storia del cinema di spionaggio per originalità, (ma d'altronde non credo nemmeno fosse questo l'obiettivo degli autori) serve comunque benissimo da sfondo per le gags che il quartetto protagonista, Zach Galiafanakis e Isla Fisher su tutti, riescono a produrre in serie, alcune delle quali davvero per nulla disprezzabili. Insomma, in un periodo in cui le commedie capaci di far ridere sembrano diventate merce rarissima, ben venga questa farsetta spionaggistica passata perlatro del tutto inosservata in Italia e poco fortunata anche al botteghino USA.
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