Espandi menu
cerca
La Notte del Giudizio - Election Year

Regia di James DeMonaco vedi scheda film

Recensioni

L'autore

emil

emil

Iscritto dal 22 gennaio 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 49
  • Post -
  • Recensioni 1418
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La Notte del Giudizio - Election Year

di emil
6 stelle

Quest'anno i padri fondatori vogliono utilizzare lo sfogo per eliminare non solo le classi meno abbienti della popolazione, ma anche la senatrice LaRoan, che invece mira alla cancellazione della truculenta pratica, tutta volta ad arricchire sempre di più i potenti. Per questo assume Leo Barnes (F. Grillo), come guardia del corpo. Riusciranno a passare indenni la notte dello sfogo?

 

De Monaco chiude (?) la " trilogia della purga", con questo "Election Year", perdendo sempre più originalità  ed immediatezza. Non che questo terzo episodio sia brutto, anzi, il problema è che sa un po' di trito e ritrito. Il regista attinge a piene mani dall'immaginario della saga, finendo per rimanere prigioniero nel mondo da lui creato .

 

Lo sfogo nel primo episodio era esigenza morale, capace di innestare un  legittimo dubbio nel tessuto sociale,  qui invece perde potenza, limitato un po' da quella che sembra essere una gara a chi sfoggia la maschera più terrificante. I padri fondatori aleggiavano come entità maligne ed onnipresenti,  qui appaiono  macchiettistici  nella forzata ricerca di una folle ed imperante religiosità. Fortunatamente ci sono anche cose buone:  un ottimo incipit/assedio nella casa della senatrice, un  inquietante raccordo con la storia  presente degli USA (l'omicidio della senatrice avvenuto realmente ), un paio di scene cult ( come l'arrivo delle baby ganster all'alimentari ), ed un sentimento di angoscia che serpeggia tra le strade oscure di una  città che sembra un enorme "Saloon", dove bisogna regolare i conti senza mezzi termini.

Interessante anche come De Monaco affidi le sorti della società in mano ad una figura femminile, posta al centro di una rivoluzione violenta e tutta machista.  

 

Sentirsi violati nella propria abitazione  è un sentimento straniante e barbaro;  Il passaggio dalle mura di casa (quella di Ethan Hawke del primo episodio) alla strada , penalizza in termini di tensione il film ovvio, che comunque riesce ad andare in porto grazie ad una linearità di racconto niente male , ed  al gruppetto di protagonisti ben assortito: c'è Joe, ex teppista , nero, che ora sta rigando dritto gestendo un alimentari; Marcus, commesso messicano alle dipendenze del primo e suo amico ; Lanet , ancora una donna, nera, zoccolo durissimo della rivolta con un passato non propriamente idilliaco alle spalle; Dante Bishop, apparso nei primi due episodi in un ruolo di forte impatto , qui nemesi armata del governo appare in un ruolo marginale e stereotipato. E poi c'è Leo, interpretato da uno stanco Frank Grillo, forse pago dai fasti di "Avengers".

 

Il primo film mi fece letteralmente rabbrividire, questo purtroppo no. I cultori della saga non potranno resistervi, gli altri per goderselo appieno dovranno recuperare gli altri due episodi.

 

Una trilogia che pur scemando di episodio in episodio ha saputo dire qualcosa di nuovo. Onore a DeMonaco.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati