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Io, Daniel Blake

Regia di Ken Loach vedi scheda film

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La recensione su Io, Daniel Blake

di Furetto60
7 stelle

Ottimo lavoro di Ken Loach. Dramma umano e sociale.

 Daniel Blake, è un vedovo sulla soglia dei sessant'anni che, dopo aver lavorato per tutta la vita come carpentiere, in seguito a un grave attacco cardiaco,per la prima volta, ha bisogno, dell'assistenza dello Stato. Infatti i medici, che lo seguono constatano e certificano una condizione di salute precaria,che gli impedisce di avere un'occupazione stabile,di conseguenza come da prassi, fa richiesta del riconoscimento dell'invalidità con il relativo sussidio, ma questa viene respinta, dunque  a causa di paradossali incongruenze amministrative, si ritrova nell'assurda condizione di dover comunque cercare lavoro,pena una severa sanzione, mentre aspetta che venga approvata la sua richiesta di indennità per malattia. Durante una delle sue peregrinazioni al centro per l'impiego, Daniel incontra Katie, giovane madre single di due figli piccoli che da poco si è traferita a Newcasle e non trova lavoro.Entrambi si ritrovano ingolfati nelle aberrazioni burocratiche della Gran Bretagna,tutto il mondo è paese,tra i due scatta un legame di solidarietà e di amicizia, speciale.Daniel malgrado la sua situazione finanziaria precaria,non perde la sua dignità e affronta le difficoltà con grande orgoglio,mettendosi a disposizione di Katie,dandole una mano a fare riparazioni in casa e giocando con i suo figli. 

Viaggio trististissimo e dolorosissimo nella galassia di chi e sono tanti,vive in condizioni miserrime, emarginato dalla società,per motivi indipendenti dalla propria volontà,per salute cagionevole o per contingenze negative,si ritrova in uno stato d'indigenza,pur avendo lavorato per tutta la vita.La giovanissima Katie arriva a derubare nei supermercati e perfino a prostituirsi per poter dare "una " vita normale ai suoi figli.Daniel esasperato dal cinismo spietato e ottuso degli impiegati del collocamento,esprime  rabbiosamente,tutto il suo disappunto,scrivendo con  una bomboletta spray sui muri dell'ufficio il suo nome e la sua necessità.

Il regista Ken Loach,racconta con molta sensibilità e con uno stile essenziale e sobrio, senza alcun fronzolo,un dramma che è umano e sociale,partecipando con slancio sincero e generoso al dolore dei suoi protagonisti.

Ha vinto numerosi premi meritatamente.

 

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