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Pioggia di ricordi

Regia di Isao Takahata vedi scheda film

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La recensione su Pioggia di ricordi

di zombi
9 stelle

...o memorie a goccioloni. è estate e taeko-chan scegli di passare le sue ferie nel paesino in campagna dove già l'anno prima si recò per raccogliere il fiore di cartamo. da qui partono una serie di alternanze tra la taeko bimba e la taeko giovane donna single con una carriera a tokio. l'immersione nella raccolta di questo fiore giallo, capace però nel trattamento di dare un tono vermiglio eccezionale, permette a taeko di immergersi in un mondo lontano dal fracasso, dall'inquinamento e dalla confusione insostenibile della grande città. il mondo contadino tanto amato anche da toshio, il ragazzo che la viene a prendere alla stazione, viene omaggiato nella musica popolare di tutto il mondo che è uso ascoltare nella sua vecchia automobile, verosimilmente un ibrido fiat, metà 850 e metà 600. in taeko il viaggio scatena anche una teoria infinita di ricordi che sembrano rovesciarlesi addosso come goccioni di un improvviso temporale estivo. se anche i sentimenti, le emozioni e le tematiche sono quelle care allo studio ghibli e a miyazaki, qui la magia del mondo rurale non si esprime attraverso spiriti o fantasmi che si palesano ai protagonisti, bensì con l'immersione totale del proprio spirito dentro a quel mondo. taeko per di più è come gli viene spesso ripetuto dalla madre, in età da marito e non avrebbe dovuto perdere l'occasione che le si era presentata. quindi tornare per la seconda volta in un mondo che sente sempre più affine, e ben lontano dalla frenesia schizofrenica della carriera in città, permette a taeko di fare una sorta di punto di riflessione. takahata espone un soggetto forse più adatto ad un film con attori in carne e ossa, ma per nulla spaventato dall'impresa, esce vincitore nello svolgere un anime come fosse un film o viceversa. l'unica differenza è che gli attori sono personaggi disegnati. i ricordi sfumano in contorno che sbiancano nel foglio intonso, mentre il presente è accurato in dettagli così stupefacenti da creare ovviamente la magia. il potere di una storia che racconta la vita tranquilla di persone assolutamente ordinarie, sta appunto nel saperlo raccontare(come nel bel film live action 3 SORELLE). la raccolta dei fiori di cartamo, effettuata da taeko senza nemmeno andare a riposarsi dopo il lungo viaggio, assume i toni di un racconto epico e favoloso come in un'avventura di tolkien. l'apparente durezza del padre in una famiglia di sole donne, gli insegnamenti della madre a non sprecare il cibo e i giorni a scuola con il ricordo della prima volta che sentì quel sentimento che ti permette di volare invece che camminare. nel film di takahata si parla di vita che si cerca di insegnare e di vita che si è imparata, di scelte che si fanno secondo una ponderata riflessione. il tutto in una confezione extra lusso con nuvole più vere del vero e stradine di campagna bagnate più vere di quelle vere. assolutamente un incanto

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