La recensione su Forever Young

di luabusivo

6 stelle

Fausto Brizzi conferma le sue doti di istrione e di professionista dell' instant movie comedy, consegnando agli spettatori una diapositiva degli anni 2000 su cui riflettere e ridere in compagnia.

Forever Young.(2016) di Fausto Brizzi.

Per chi, come il sottoscritto, appartiene all’universo dei “diversamente giovani” ritratto da Fausto Brizzi nell’ultima fatica Forever Young , risulta impresa impossibile distaccarsi con coerenza dall’affresco irriverente e caustico del regista romano. La storia (sarebbe meglio dire le storie) è ambientata nella Capitale e fotografa il quotidiano di quattro ultraquarantacinquenni alle prese con il nuovo che avanza e il vecchio che non vuol mollare. Ne scaturisce a questo modo un amaro conflitto generazionale nel quale non si fanno prigionieri e si ride delle sconfitte .

Fabrizio Bentivoglio interpreta Giorgio, direttore di una Radio di successo che nell’imminenza del compleanno (50 anni) tenta di costruire un legame sentimentale connesso alla sua età e non riflesso di un condizionamento sociale :<< non ti puoi mettere con una vecchia! >> lo ammonisce l’amico Franco (Teo Teocoli)<< ma guarda che quella ha 48 anni! 15 anni meno di te! >> ribatte Giorgio. Poi c’e Diego (Pasquale Petrolo detto Lillo) dj agée della Radio e conduttore storico del programma “Forever Young,”che viene travolto dalla new age generazionale ed è costretto ad reinventarsi un ruolo lavorativo. Infine la “cougar per caso” Angela (Sabrina Ferrilli) estetista divorziata che, per stare al passo coi tempi, fa tesoro dei consigli aggressivi dell’amica milf interpretata da Luisa Ranieri.

Una commedia corale dove si intrecciano i desideri e le potenzialità di due epoche storiche : gli anni ‘80 e gli anni 2000 (l’autore sembra aver cancellato con un colpo di spugna gli anni ‘90!) che si combattono il primato a suon di musica . Ed è proprio la colonna sonora del film la protagonista assoluta e indiscussa di un battibecco tra generazioni, che il regista ci consegna senza nessuna aspettativa risolutoria, bensì additando alcuni mutamenti del costume (così come in Notte prima degli esami 2006 o specificatamente in Ex 2009) da non trascurare, magari potenzialmente umoristici per non dire ridicoli, usanze di questa nuova tribù nella quale viviamo che sono sintomatiche di un egoismo generazionale frutto della longevità acquisita e degli status symbol pubblicitari.

Claudia Zanella, Stefano Fresi, Teo Teocoli

Forever Young risulta un film divertente, nel quale i “finti giovani” si aggrappano ostinatamente ( e doverosamente) ai cardini portanti della giovinezza sfuggita, nel tentativo disperato di coinvolgere i “veri giovani” in una operazione di innesto culturale (e non solo) dal quale loro stessi avevano preso le distanze (il giradischi con la puntina, la pasta fatta in casa, il nipotino sulle spalle, il lettino singolo, il focolare domestico): assistiamo per tanto al riscatto finale del grottesco attraverso l’umiliazione del nonno Dj, alla riconciliazione sessista femminile provata dalla sessualità figliale, alla presa di coscienza dei propri limiti fisici messi a dura prova dalle delusioni sentimentali e per finire alle pulsioni sessuali “d’annata”, che come i cuccioli di Lana, sembrano desiderosi di coccole premurose.

Luisa Ranieri, Sabrina Ferilli, Emanuel Caserio

Una bella prova di un gruppo di attori in gran forma, sorretti da la sceneggiatura a sei mani Brizzi Martani Falcone, che lascia spazio alle individualità e al virtuosismo verbale di alcuni (Bentivoglio e Ranieri su tutti), regala gags di prima mano con Teocoli da Foro Italico e Stefano Fresi ( Lorenzo, il genero vessato), grandi cameo da Radio Amen con Nino Frassica :<<Diego torni in Spagna!>> e Riccardo Rossi, il vicino di casa ingegner Fracassi nomen omen. Giudizio positivo anche per Sabrina Ferilli che da spessore ad un personaggio che nasce dalla leggerezza e dall’edonismo (Angela, estetista senza marito) e trova nel finale profondità psicologica pur restando nei toni della commedia. Inoltre, al gioco delle parti, partecipano con successo Lorenza Indovina, la Stefania vecchia dei suoi 48 anni a fronte dei 21 anni di Marika, splendida e disinvolta Pilar Fogliati, così come il bel Luca buca lo schermo (Emanuel Caserio) e l’arrogante Dj Nick ( Francesco Sole) si ritaglia alcune sequenze fornendo a Diego Dj (Lillo) la sponda ideale per battute irriverenti e divertenti. Chiude il cerchio Claudia Zanella, la ansiosa Marta figlia dello stakanov dell’agonismo Franco (Teo Teocoli) e moglie del pingue Lorenzo (Stefano Fresi) lui sì unico oppositore convinto del benessere fisico e difensore strenuo della carbonara verace. Forever Young non è la solita operazione nostalgia stile Sapore di Mare (1982), non intende commuovere o commiserare, bensì si propone di dissacrare il percorso accidentato del tunnel nella “seconda” parte della vita, imboccato dai protagonisti loro ( e nostro) malgrado, non sempre in piena consapevolezza:<< ma dimmi cosa c’è di positivo nel diventare vecchi! - beh per esempio... non sei morto giovane!>>.