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L'Atlantide

Regia di Bob Swaim vedi scheda film

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LIBERTADIPAROLA75

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La recensione su L'Atlantide

di LIBERTADIPAROLA75
8 stelle

Ci troviamo in Nord Africa, alla fine dell'800.
Il film si apre su di una decapitazione, mostrata in tutta la sua ferocia e con ritmo. Siamo nel deserto del Sahara e una squadra di militari francesi, catturata dai Tuareg, attende la loro sorte.
Quando tocca a Morhange (Tchéky Karyo), giovane ufficiale, proprio in quell'istante  un colpo di fucile alla fronte uccide il boia e tutto il plotone è tratto in salvo dai soldati guidati da André Saint Avit (Christopher Thomson). 
Da quel momento i due ragazzi diventano inseparabili amici.
Pochi giorni dopo conoscono Amida (Anna Galiena), una ragazza che si traveste da uomo per girare tranquillamente nelle strade d'Algeria (dove i musulmani vietano alle donne di entrare in alcuni posti), che diventa loro amica.
Morhange, noto donnaiolo, la conquista, e così come amante suo, lo è pure di una cantante italiana. Tutto questo non impedisce lui di sposare la dolce sedicenne (ancora illibata) Sophie (Claudia Gerini), col quale è fidanzato da tempo, che morirà suicida a un anno dalle nozze, per la sofferenza causata dai continui tradimenti del marito.
Lui, pentito, diventa monaco, in Francia, per espiare e cercare risposte nella fede, mentre continua a tenersi in contatto (per via postale) con André.
Quest'ultimo, tornato nel deserto, viene catturato durante un'imboscata (almeno questo, secondo le informazioni che riceve l'amico in monastero!).
Morhange decide di tornare in Africa a salvarlo, per amicizia e per il debito di vita che gli deve, anche incuriosito dall'ultimo disegno che il ragazzo gi ha inviato: una croce con sopra incisa una traduzione della parola greca Antinea, che era la misteriosa regina della perduta Atlantide.
Tutto quanto vi ho descritto è ciò che avviene nella prima mezz'oretta, circa, di pellicola. 
E, a questo punto, preferisco non proseguire il racconto della trama, soprattutto perchè rischierei di essere spedito io nel deserto (eh eh...neanche mi dispiacerebbe!) per avervi rovinato le sorprese che ci regala questa bella traduzione dell'omonimo romanzo (del 1919) di Pierre Benoìt.
Piuttosto, parliamo di quello che rappresenta quest'opera: Atlantide è, come tutti sanno, un continente (anche una città, come in molte interpretazioni, oppure un'isola) perduto, che in molti cercano di ritrovare.
Qua, metaforicamente, ad essere cercato è l'amore (rappresentato dalla perduta Atlantide), espresso e raffigurato in tutte le sue molteplici forme: sentimento nei confronti di un amante, amicizia, ricerca della fede nel signore, ricerca di un ideale, etc...
Mentre si cerca questo sentimento si può incappare nella gelosia.
Se la soluzione finale di questo thriller avventuroso dei sentimenti può sembrare banale, non è vero: l'amore, spesso, può essere anche cupidigia e, il più delle volte, una tragica illusione!
Versione cinematografica corretta, nel rispetto della trama originale dell'opera letteraria, ed enfatica, ottimamente interpretata, forse con qualche difetto di sceneggiatura che lo allontanano dal capolavoro.
Prima di chiudere è doveroso farvi un brevissimo accenno alle varie versioni cinematografiche del noto romanzo:
Il primo adattamento è del 1921, ad opera di Jacques Feyder, segue l'edizione 1932 (regista Wilhelm Pabst), poi quella del 1948 (regista Gregg C. Tallas).
Del 1950 è la parodia TOTO' SCEICCO di Mario Mattoli.
Del 1961 è ANTINEA, L'AMANTE DELLA CITTA' SEPOLTA (aka L'ATLANTIDE), regia di Frank Borzage (che abbandonò le riprese, dopo una decina di giorni appena, a causa delle condizioni di salute che lo portarono alla morte nel 1962), Edgar G. Ulmer e Giuseppe Masini (che completarono le riprese iniziate da Frank), edizione che del romanzo ha solo l'idea di partenza essendo che qua i nostri eroi scoprono Atlantide, sorvolando la zona in elicottero alla vigilia di un test atomico.
Nel 1988 Alberto Negrin gira IL SEGRETO DEL SAHARA, miniserie (di 4 puntate) televisiva, che verrà anche montata in una edizione cinematografica (uscita in sala e pubblicata in home video vhs per il marchio Image Video Panarecord), che, molto curiosamente, nei titoli di testa si dichiara ispirata all'opera di Emilio Salgari (non specifica quale!), mentre, nella trama, è un adattamento del romanzo di Pierre Benoìt.
Infine arriviamo alla versione del 1991 (uscita in sala nel 1992) di Bob Swaim.
Ho voluto farvi questo riepilogo della storia cinematografica del romanzo perchè, spesso, il film del quale adesso parliamo è dato come 4° adattamento (e ufficialmente lo sarebbe!), altre volte 5° (inserendo nell'elenco, come 4°, ANTINEA, L'AMANTE DELLA CITTA' SEPOLTA), altre volte 6° (e inseriamo, come 5°, IL SEGRETO DEL SAHARA), altre addirittura 7° (qua nell'elenco, allora, c'è pure la parodia di Mario Mattoli!!!). Ecco chiarito il mistero!
Invece, di film che parlano del mito di Atlantide, c'è ne sono moltissimi di più!!!

Sulla trama

Adattamento numero boh ?!? (eh eh...come vi ho spiegato...) del romanzo omonimo di Pierre Benoìt.

Cosa cambierei

Qualche passaggio di sceneggiatura.

Su Bob Swaim

Un lavoro corretto.

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