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Mean Streets

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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La recensione su Mean Streets

di bradipo68
8 stelle

La Little Italy dei tuoi peggiori incubi si è materializzata.E'una Little Italy infernale,immersa sempre nel nero della notte, quella che viene descritta in questo bel film da Scorsese che anticipa molti dei temi che saranno trattati in futuro.Diciamo che la sensibilità è la stessa che si trova in Casinò e In Quei bravi ragazzi ma è tutto filtrato in un ottica disperata anni 70,quella stessa epoca in cui il Sogno Americano cominciava a mostrare le prime crepe.I ragazzi protagonisti di questo film sono praticamente degli esclusi:Johnny boy è una sorta di manovale della delinquenza ,ha una sinistra tendenza a inventarsi le cose e a fare montagne di debiti.Il suo amico Charlie che sta con sua sorella è più normalizzato,più inserito nel mainstream,ha un rapporto irrisolto con la religione e cerca di tirare fuori dai guai il più possibile il suo amico.Si vive praticamente in un locale dove si raccontano le varie storie,dove si vive quello che si racconta del quartiere italiano,dove è palpabile questa condizione di diversità degli italiani che vivono nel loro mondo a parte,nel loro pianeta privato,Little Italy.Johhny si mette sempre più nei guai,Charlie cerca di tirarlo fuori fino a che succede l'irreparabile:Johnny insulta e denigra lo strozzino a cui deve un mucchio di dollari.Ed è la loro fine in un ultima disperata corsa in macchina ,Johnny,Charlie e la sorella di Johnny centrati da decine di pallottole dopo un breve inseguimento.E'un film intenso ,doloroso,dal sapore autobiografico perchè il trasporto del regista verso questi due personaggi è indubbio.Sono due uomini che vivono sempre sul margine,relegati in un limbo perchè non hanno eccessiva voglia di guadagnarsi onestamente i soldi e del resto sono troppo insignificanti,troppo incolori anche per fare le mezze calzette nell'organizzazione mafiosa.Cercano di sopravvivere al meglio,barcamenandosi tra una chiacchiera al bar e una sigaretta senza nessuna prospettiva di futuro.E in questo senso il disagio sociale è evidente e viene additato come prima causa di fallimento per questi giovani senza arte nè parte, la disgregazione sociale non offre nulla ai ragazzi che sono costretti a trovare vie alternative all'onestà e anche la religione che per Charlie invece di trasformarsi in un ancora di salvezza si trasforma solo in una fonte di tormento infinito....

Su David Proval

impersona Tony con bravura

Su Amy Robinson

non male

Su Harvey Keitel

un personaggio tormentato reso con grande partecipazione

Su Robert De Niro

una specie di folle di temerario,logorroico recitato con maestria

Su Martin Scorsese

regia viviace con attori che danno il meglio di loro stessi

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