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Quattro passi tra le nuvole

Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Quattro passi tra le nuvole

di zombi
8 stelle

il film di blasetti è una favola, che sicuramente idealizza un pò troppo il mondo della campagna e dei contadini e dei loro padroni, ma in quanto favola è giusto che i contrasti siano ben marcati. cervi, interpreta un "paolo bianchi" qualsiasi. fa il rappresentante di dolciumi e la sua vita è una levataccia continua tra i mille rimproveri di una moglie che gli impone di non fare rumori per non svegliare la prole numerosa. quando parte, parte per rimanere fuori casa anche per più giorni e un giorno gli capita di imbattere in una ragazza particolarmente seria e pensierosa. sul treno ha un battibecco col controllare ed è costretto a scendere alla stazione. qui i suoi ritmi concitati di rappresentante fanno a pugni con i ritmi placidi della stazioncina di campagna, dove si deve solo aspettare una telefonata che certifichi che il "signor paolo bianchi qualunque" è un abbonato delle ferrovie statali. riesce a salire sulla corriera che lo deve portare a destinazione ma questa non parte perchè l'autista fa di tutto per ritardare la sua uscita di casa; qualcosa d'importante deve succedere e facendo un giro del piazzale con la rabbia dei passeggeri, finalmente dalla finestra gli urlano "è un maschietto"!!!!!. la felicità del conducente lo fa letteralmente volare su quelle stradine piene di curve all'ombra di filari d'alberi, fino a quando non esce di carreggiata ma fortunatamente senza pregiudicare l'incolumità dei passeggeri. sul bus c'era anche la ragazza seria e pensierosa e la sua fermata è poco più avanti così lei scende e paolo bianchi, dopo aver concluso un contratto di vendita con uno dei passeggeri, la insegue per salutarla. paolo è in qualche modo attratto da quella bella ragazza triste e vuole salutarla ed esserne salutato. così la segue e in una delle scene più belle del film, maria(la ragazza)le confessa il pesante segreto  che la rende così ansiosa. in continui controcampi di primi piani maria le confessa di essere incinta di un poco di buono che se l'è squagliata. i visi dei due sono istoriati con le luci e le ombre che il sole proietta loro, passando tra le fronde degli alberi e proprio in questa scena un pò fantastica c'è il passaggio di paolo bianchi dalla sua vita routinaria a quella che sembra portarlo a vivere un'avventura. decide di seguirla e di reggere il gioco della ragazza fingendosi il marito, che ha paura di essere scacciata dai familiari per il fatto di essere una ragazza madre. sul momento paolo bianchi è solo tremendamente arrabbiato e perde più volte le staffe, trattando male maria, ma è solo dopo aver passato la notte a dormire all'aperto su un letto di paglia che paolo sembra cambiato, un pò. è una commedia, ingenua fin che si vuole, ma condotta magistralmente da blasetti che facendo fare una camminata tra le nuvole al paolo bianchi qualunque, quando poi lo riporta a casa, questi in maniera estremamente drammatica, rientra in casa, mette il latte sul fuoco e non appena la moglie gli ricorda di non fare rumore, come gravato da un capogiro, si porta la mano al capo e lascia andare il coperchio del pentolino che cade con gran fragore, come a ricordare a se stesso e al pubblico dell'epoca che aldifuori della sala cinematografica, c'erano fragori ben più oscuri e mortiferi. bravissimi gli interpreti principali gino cervi e adriana benetti(mai vista prima)e graditissima scoperta, con alcuni momenti veramente toccanti girati con meno salda da blasetti. 

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